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Salvini, Fitto, Passera e i fermenti (fruttuosi?) nel centrodestra

Salvini

È bastato un sondaggio pubblicato su Repubblica per ringalluzzire il centrodestra sbrindellato. La rilevazione mostra una perdita di consensi del Pd e una crescita dello schieramento anti Pd. Tutte risolte dunque le magagne fra Forza Italia, Lega, Ncd e compagnia moderata? Non proprio.

I NUMERI DI DIAMANTI

Certo, i numeri del sociologo Ilvo Diamanti parlano chiaro: cala vistosamente la fiducia nel governo (-13%) e quella nel premier (-10%), mentre il Pd perde il 5% e si attesta al 36% nelle stime elettorali. Ma davvero si può pensare che ci siano basi comuni programmatiche al momento tra le varie forze del centrodestra? C’è chi è al governo (come Ncd, ma in maniera sempre più sbuffante per il caso Jobs Act, ad esempio). Chi è all’opposizione, come Forza Italia, ma è percepita per larghi settori di opinione pubblica come più governativa dell’Ncd alfaniano. Nel contempo al Nord i berlusconiani fanno fronte comune con la Lega di Matteo Salvini, che catalizza attenzioni grazie a tattiche mediatiche efficaci ma di corto respiro.

CARROCCIO A DUE PIAZZE

Le capriole programmatiche della Lega salviniana, rispetto alla Padania e alla macro regione lombarda alleata con la Germania, stanno mietendo nuovi consensi ma uno schieramento moderato, popolare e liberale non può basarsi sul Carroccio come baricentro degli anti Renzi. La situazione è peraltro più complicata di quanto i numeri di Diamanti fanno presagire, nonostante l’entusiasmo con cui sono stati accolti da molti esponenti di centrodestra. Infatti nella stessa Lega, al di là dello scintillìo salviniano, ci sono componenti come quella rappresentata dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, che non si riconoscono nei toni tonitruanti contro immigrazione ed euro. Infatti Tosi critica apertamente le tesi contro la moneta unica europea e di sicuro è perplesso per il filo-putinismo ostentanto dal leader della Lega. Si ricorderà che Salvini in tv ha detto senza alcuna ironia che lui a Palazzo Chigi preferirebbe Putin a Renzi.

IL CIELO POCO AZZURRO IN FORZA ITALIA

La questione euro sta solcando anche Forza Italia, dove già non mancano le tensioni sulle gaie tesi berlusconiane della nuova intellettuale di riferimento sui diritti civili (Francesca Pascale) e sulla direzione di marcia politica e organizzativa. Non è un caso che mercoledì 19 novembre il movimento berlusconiano, su input in particolare di Raffaele Fitto, organizzi un seminario sull’Europa in cui ci saranno tra i relatori personalità – a partire dall’economista ed ex ministro Paolo Savona (qui tutte le analisi di Paolo Savona per Formiche.net) – che da anni criticano la deriva recessiva dell’Europa per assetto istituzionale e trattati che strangolano le economie. Savona, così come l’economista Antonio Maria Rinaldi e il giurista Luciano Barra Caracciolo, espongono da tempo la necessità di pensare a un ritorno a una piena sovranità anche monetaria dell’Italia. Un modo come un altro, quello di Forza Italia, per non restare troppo spiazzata dal movimento nazionalista di Salvini?

SUBBUGLIO POPOLARE

Perturbazioni non troppo calme anche dalle parti del mondo centrista e popolare. Nonostante i reiterati annunci da parte di Ncd, Udc e Popolari di Mario Mauro di una imminente costituzione di gruppi parlamentari unitari e la formazione di un movimento denominato Costituente Popolare, le divergenze di vedute non mancano: da un lato Ncd di Angelino Alfano e Udc di Lorenzo Cesa che, nonostante qualche malumore, restano convinti a sostenere il governo Renzi, dall’altro molti Popolari come Mauro ritengono che le ragioni del loro appoggio all’esecutivo siano svanite.

PASSERA A CACCIA DI ALTRI PASSEROTTI

Al di fuori dei palazzi romani, si muove come anti Renzi in pectore Corrado Passera con la sua Italia Unica. Un’associazione-movimento che dal prossimo anno – secondo gli obiettivi dei passeriani, anche detti passerotti – punta a trasformarsi in un vero e proprio partito per presentarsi se possibile alle prossime comunali. Nel frattempo l’ex banchiere ed ex ministro cerca di coinvolgere esponenti moderati (come ad esempio l’ex Udc, Michele Vietti, già vicepresidente del Csm), sollecita in direzione anti Renzi i primi cittadini e tesse una rete – spesso con la scusa di presentare con la moglie il suo libro – tra esponenti non di prima fila (con quelli delle prime file Passera non ha ottimi rapporti) dei movimenti di centrodestra, a partire proprio dal leghista Tosi. Prossimo appuntamento vipparolo di Passera? Mercoledì 19 novembre al Circolo Aniene a Roma. Ovviamente per presentare il saggio “Io siamo” (qui le foto più recenti di Umberto Pizzi sulla coppia Passera-Salza)

I FERMENTI LOCALI

Sullo sfondo pullulano in tutt’Italia fermenti moderati e popolari (qui descritti da Fabrizia Argano), come la manifestazione organizzata sabato scorso a Verona dalla senatrice azzurra Cinzia Bonfrisco alla quale hanno partecipato, oltre a Fitto, Tosi e altri, anche rappresentanti di associazioni e movimenti tra cui Sveglia Centrodestra. I leopoldini blu, evidentemente, si sono già adagiati a essere considerati come uno dei tanti movimentini del pletorico tavolo moderato.


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