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Chi loda e chi detesta Corrado Passera nel centrodestra

Snobbato, temuto o ignorato dai vertici. Seguito, scrutato e a volte inseguito da chi non è alla testa dei partiti di centrodestra ma ha ruoli spesso di peso o di rilevo. È questo lo stato dei rapporti tra Corrado Passera, leader di Italia Unica, ed esponenti politici nazionali o locali degli altri movimenti di centrodestra.

Da una parte c’è l’ambizione dell’ex banchiere ed ex ministro di essere l’anti Renzi del futuro. Dall’altro ci sono leader come Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Angelino Alfano che vedono con un misto di indifferenza perplessa (Berlusconi), scherno (Salvini) e astio (Alfano) l’attivismo di Passera che punta dal prossimo anno a trasformare in partito il suo movimento nato a sua immagine e somiglianza (con la moglie Giovanna Salza in un ruolo di primo piano) per candidarsi alle prossime amministrazione dove possibile, e nel frattempo mena fendenti contro annunci e politiche del premier Matteo Renzi.

C’è chi – anche nell’entourage di Passera – ritiene che l’assenza a sorpresa ieri sera di Gianni Letta, come ospite programmato alla presentazione del libro di Passera al Circolo Aniene, sia stato l’effetto di uno stop dell’ex premier Berlusconi. Meglio non dialogare/accreditare l’ex banchiere come leader politico? Chissà. Di sicuro l’ex capo azienda di Poste e Intesa in questo periodo intrattiene buoni rapporti con Raffaele Fitto e con altri esponenti azzurri: basta leggere ad esempio le parole che la senatrice veronese di FI, Cinzia Bonfrisco, ha detto a Formiche.net proprio su Passera. Non è un caso, forse, che alla presentazione del libro di Passera al Circolo Aniene a Roma fosse presente Luigi Crespi, già stretto collaboratore anni fa di Berlusconi e ora spin doctor di Fitto.

La tela di Passera, come raccontato in diversi pezzi di Formiche.net, comprende anche alcuni dirigenti del Carroccio, a partire da Flavio Tosi, Roberto Maroni e Giancarlo Giorgetti, già mente economica della Lega bossiana ora soppiantato da Matteo Salvini con Claudio Borghi che, leggendo della presenza di Passera al Circolo Aniene, su Twitter ha ironizzato: “Al circolo Aniene a parlare alla ggente…”.

Forse solo sulla diffidenza su Passera concordano il leader della Lega e quello del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, mentre sul resto bisticciano senza risparmiarsi. Eppure anche nella galassia centrista Passera conta di attirare consensi e dirigenti. Nonostante la smentita sibillina di Michele Vietti, l’ex esponente dell’Udc ed ex vicepresidente del Csm è interessato al progetto passeriano, così come altri imprenditori e professionisti torinesi, e non solo torinesi, di estrazione moderata, popolare liberale.

Basteranno comparsate tv, presentazioni di libri, interviste a quotidiani e un movimentismo elitario (come si può notare da queste foto di Umberto Pizzi ieri sera al Circolo Aniene di Roma) per trasformare l’anti Renzi in pectore, Passera, in un riconosciuto leader unitario del centrodestra? I leader di Forza Italia, Lega, Ncd, per non parlare di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Destra di Francesco Storace, – peraltro tutti più o meno impegnati per elezioni regionali imminenti, amministrative in vista e politiche chissà – rispondono (al momento?) di no.


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