Non c’è pace per il cardinale Tarcisio Bertone, già segretario di Stato dal 2006 al 2013, finito nuovamente nel vortice delle polemiche mediatiche. Stavolta, a far capolino sui giornali, è la vicenda del pranzo di compleanno per i suoi ottant’anni, compiuti il due dicembre scorso. A raccontare i dettagli di quello che viene definito “un party regale, molto chic per una quarantina di invitati” è stato il Messaggero. “Porcellane, fiandra, argenti, cristalli. Il menù studiato nel dettaglio a base di tartufo d’Alba, innaffiato da vini piemontesi di gran pregio”, ha scritto la vaticanista del quotidiano, Franca Giansoldati.
CENA NEI GIARDINI VATICANI
Location dell’evento è stata la Casina Pio IV, immersa nei giardini vaticani, e non il nuovo grande appartamento a un tiro di schioppo da Santa Marta, l’albergo dove risiede il Pontefice. “Bertone – osserva il Messaggero – avrebbe voluto allestire la sua festa di compleanno non tanto nella Casina di Pio IV ma nel suo mega appartamento, fresco di ristrutturazione, nel quale si è trasferito da qualche giorno, ma vi sarebbero ancora dei piccoli inconvenienti da risolvere legati al trasloco, piccoli lavoretti da fare”. Fino a oggi, infatti, il porporato piemontese continuava ad abitare nell’appartamento riservato al segretario di Stato nel Palazzo apostolico, una loggia sotto quella dei papi, ora vuota (se non per gli appuntamenti mattutini di Papa Francesco). Così, il nuovo numero uno del governo vaticano, Pietro Parolin, da un anno condivide con il Papa il residence di Santa Marta, ed è probabile che vi rimarrà anche ora, nonostante il trasferimento di Bertone. Una storia che ricorda quanto accadde otto anni fa, con l’allora segretario di Stato Angelo Sodano che non liberò per mesi l’appartamento dopo l’avvicendamento deciso da Benedetto XVI.
LA VICENDA DEL SUPER APPARTAMENTO
Nei mesi scorsi, dopo la pubblicazione delle foto dell’attico fatto ristrutturare (a sue spese), Bertone aveva scritto a diversi periodici per fare chiarezza: “E’ stato detto che il Papa si sarebbe infuriato con me per tanta opulenza – disse il segretario di Stato – Addirittura è stato messo a confronto lo spazio del mio appartamento con la presunta ristrettezza della residenza del Papa”. Tutto falso, spiegò, smentendo anche la metratura che i giornali avevano attribuito alla residenza, ottenuta unendo due precedenti abitazioni.
LA SMENTITA DELL’AVVOCATO
Ma sul pranzo di compleanno, o meglio, sul suo menù, è intervenuto l’avvocato del cardinale, smentendo che sia stato servito tartufo ai quaranta ospiti (tra cui il decano, Sodano). Con una lettera al Messaggero, l’avvocato Michele Gentiloni Silveri ha precisato che la cena “è consistita in un semplice pranzo, non organizzato dal cardinal Bertone ma da un gruppo dei suoi ex parrocchiani iscritti all’Associazione alpini piemontesi”. Quanto al menù, Gentiloni Silveri – che smentisce ancora una volta le “precedenti notizie non vere sull’appartamento” del porporato – osserva che era composto da “riso, carne piemontese e barbera”.
LA CONTRO REPLICA DEL MESSAGGERO
Una precisazione che a giudizio della vaticanista del quotidiano romano ha poco a che vedere con la sostanza: “Poco importa se il party del cardinale è stato finanziato dagli amici di Bertone e non dal festeggiato. Poco importa se il menù includeva piatti eccellenti, assaggi a base di tartufo o vini pregiati. Il prossimo 17 dicembre Papa Francesco compirà gli anni. Li festeggerà alla mensa di Santa Marta, invitando a tavola alcuni barboni”. Insomma, “quando la forma è anche sostanza”.
LA CARICA DI CAMERLENGO
Il giorno prima di compiere gli ottant’anni, il cardinale Bertone era stato ricevuto in udienza dal Papa. Dal 2 dicembre, infatti, come prescritto dalle norme canoniche, è decaduto da ogni incarico. Solo uno continua a conservare, quello di Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Ma è assai probabile che entro poche settimane anche questa carica sarà assegnata a un porporato con meno di ottant’anni d’età.