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F-35, perché il Pentagono ha scelto l’Italia per la manutenzione

Il Pentagono ha scelto: sarà l’Italia ad effettuare, nella Faco di Cameri, la manutenzione della fusoliera degli F-35.

Il sito, gestito da Finmeccanica, avrà il Regno Unito come Paese di sostegno.

Ad occuparsi dei motori del caccia di quinta generazione di Lockheed Martin – spiega Reuters – sarà invece, sempre a partire dal 2018, la Turchia, con Norvegia e Olanda.

LA CONFERENZA STAMPA

In concomitanza con l’annuncio della Difesa Usa, si è svolta una conferenza stampa all’ambasciata Usa in Italia. Vi hanno preso parte la titolare di Via XX Settembre, Roberta Pinotti, – che ha ribadito il solido legame tra i due Paesi e le opportunità date dal programma -, e l’inquilino di Villa Taverna, John Phillips, che ha definito la giornata di oggi “una pietra miliare” nei rapporti bilaterale tra Roma e Washington e nell’impegno comune nella Nato.

LA SODDISFAZIONE DI FINMECCANICA

Soddisfazione anche per il gruppo di Piazza Monte Grappa, per il quale “il riconoscimento del sito di Cameri quale unica struttura in Europa per le attività di logistica e manutenzione ad alto contenuto tecnologico degli F-35 – ha commentato l’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti rappresenta un’ulteriore conferma dei livelli di eccellenza di Finmeccanica in campo aeronautico“.

I RITORNI ECONOMICI

Le attività svolte nello stabilimento, importanti per il loro contenuto tecnologico, avranno anche rilevanti ritorni occupazionali ed economici. Fonti militari li hanno stimati in 18,6 miliardi di euro e oltre 2mila posti di lavoro. Numeri che per Nicola Latorre (Pd), presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama, confermano “l’ottima capacità industriale italiana nel settore aeronautico ed è anche un riconoscimento dell’autorevolezza che l’Italia sta riacquistando nel mondo“.

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