Giorgio Napolitano si è dimesso dopo nove anni e due mandati alla Presidenza della Repubblica italiana. Questa mattina alle 10.35 il capo dello Stato ha firmato la lettera di dimissioni che il segretario generale, Donato Marra, ha consegnato subito dopo ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, e al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
All’indomani del saluto ufficiale ai componenti del Reggimento Corazzieri nella Caserma Alessandro di Sanfront e dopo gli onori militari, Napolitano lascia così il Quirinale da presidente della Repubblica emerito e nuovo senatore a vita.
Napolitano rientrerà nella sua abitazione, al rione Monti e presto prenderà anche possesso del suo nuovo studio, lo stesso che fu di Oscar Luigi Scalfaro, accanto a quello di Carlo Azeglio Ciampi, al quarto piano di Palazzo Giustiniani, come tutti i Presidenti emeriti, nel quale da tempo ha già fatto trasferire i suoi libri e il suo materiale di studio.
Con l’uscita di Napolitano, si trasferisce a palazzo Giustiniani il presidente del Senato Pietro Grasso, che assume le funzioni di presidente della Repubblica supplente. Toccherà poi alla presidente della Camera Boldrini, entro 15 giorni dalle dimissioni di Napolitano, convocare il Parlamento in seduta comune (più i delegati regionali) per eleggere il nuovo capo dello Stato.
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