Alitalia Sai, la nuova società aerea italiana nata il primo gennaio 2015 dall’alleanza con gli arabi di Etihad, si è presentata oggi ufficialmente alla stampa, dopo aver approvato ieri in cda il budget 2015, e il vicepresidente James Hogan di Etihad ha promesso: “La nuova Alitalia sarà sexy. Non siamo investitori mordi e fuggi”. “Primi utili dal 2017”, ha detto il presidente Luca di Montezemolo.
NUOVE ROTTE
“Faremo tutti gli investimenti necessari per dare al cliente un servizio a cinque stelle”, ha detto invece l’amministratore delegato Silvano Cassano annunciando l’arrivo di “nuove rotte e più frequenze”. I punti di sviluppo? “Nordamerica e Asia”, ha affermato Cassano sottolineando che ora Alitalia “ha una situazione patrimoniale molto forte e può guardare con serenità a investimenti da fare”.
MENO PERDITE
Il piano economico 2015-2018 prevede che la nuova società, dopo le perdite di 203 milioni quest’anno e 44 milioni nel 2016, raggiunga il primo utile al terzo anno, ovvero 46 milioni di euro di profitti netti nel 2017. E’ quello che scrive oggi il Sole 24 Ore, che ha consultato il documento riservato: il piano prospetta una riduzione dei costi fino a 190 milioni di euro per il calo del prezzo del petrolio.
DI COSA SI E’ DISCUSSO NEL PRIMO CDA
Ieri nel corso del primo consiglio di amministrazione della nuova società guidata dall’ad, Silvano Cassano, durato oltre cinque ore è stato approvato il budget 2015, si è dato il via libera alla governance aziendale e sono stati definiti compiti e membri dei comitati di funzionamento.
“Sono stati rivisti i target” ha detto il presidente Luca Cordero di Montezemolo a margine del cda dove è stato esaminato anche il piano strategico le cui linee guida sono state presentate oggi a Roma in una conferenza stampa.
LA NUOVA FLOTTA
Entro il 2018 la flotta di Alitalia Sai sarà dotata di 126 aerei, una decina in meno rispetto all’Alitalia Cai della scorsa estate.
La nuova Alitalia inizierà ad operare con 118 aerei (112 operativi e 5 di riserva), due in più rispetti a quelli previsti inizialmente dal piano. “Di essi – sottolinea Gianni Dragoni del Sole 24 Ore -, solo 22 sono a lungo raggio, il settore che Etihad vuole sviluppare con più frequenze e alcune destinazioni in più”.
A subire quest’anno una forte riduzione sono, sempre secondo il Sole, i voli nazionali, per i quali si stima a -26% il taglio di capacità, seguiti da quelli internazionali con -5,2%.
IL RUOLO DI ETIHAD
Ma nel matrimonio tra Alitalia ed Etihad è già chiara la divisione dei ruoli: “La lettura del piano economico 2015-2018 di Alitalia conferma il ruolo dominante di Etihad, che prevede un potenziamento del traffico dall’Italia verso il suo hub di Abu Dhabi, oltre che per il Nord America”, ha scritto Dragoni.
Analizzando la perizia degli esperti indipendenti nominati da Alitalia per valutare il ramo di azienda di Alitalia-Cai dal cui conferimento è nata il 22 dicembre scorso la nuova società, il giornalista del Sole 24 Ore ha evidenziato dal testo degli esperti che il piano è stato predisposto da Etihad e solo successivamente condiviso ed approvato dal Cda di Cai, all’epoca presieduto da Roberto Colaninno, il 7 agosto 2014.
LA NUOVA STRATEGIA
Una nota del gruppo ha spiegato nel dettaglio la nuova strategia aziendale che ingloba nuovi collegamenti, ottimizzazione degli orari dei voli, progetti di collaborazione, miglioramenti nella flotta, una nuova cultura di orientamento al cliente e una nuova identità visiva.
La nuova strategia sarà basata su tre hub in Italia. “A Milano Malpensa saranno incrementati i servizi di lungo raggio, mentre da Milano Linate aumenteranno i collegamenti con gli hub delle compagnie partner. A Roma Fiumicino crescerà l’offerta di destinazioni a lungo raggio e di voli a corto e medio raggio, consolidandone il posizionamento sul mercato italiano”, si legge nel comunicato di Alitalia Sai.
Le nuove rotte da Roma comprendono Berlino, Dusseldorf, San Francisco, Mexico City, Santiago del Cile, Pechino e Seoul, con più voli per New York, Chicago, Rio de Janeiro e Abu Dhabi, mentre Alitalia aggiungerà 13 voli settimanali da Milano Malpensa, con un collegamento giornaliero per Abu Dhabi, 4 voli alla settimana per Shanghai e nuovi voli su Tokyo.
Vi saranno più collegamenti con l’hub di Etihad Airways ad Abu Dhabi, con voli quotidiani da Venezia, Milano, Bologna e Catania, così come voli aggiuntivi da Roma che permetteranno prosecuzioni verso il Medio Oriente, l’Africa, il subcontinente indiano, il Sud Est asiatico, la Cina e l’Australia.
Oltre a Roma Fiumicino e Milano Malpensa, i collegamenti con Abu Dhabi con aerei di lungo raggio avverranno dall’Italia solo dall’aeroporto di Venezia.