Chi lo conosce bene non ha dubbi: la politica è sempre stata importante in casa Mattarella, ma per il nuovo presidente della Repubblica la famiglia ha sempre avuto la precedenza, seguita dagli amici di sempre.
IL FRATELLO PIERSANTI E LA MOGLIE MARISA
Un posto particolare è occupato dal ricordo di Piersanti, suo fratello, ammazzato dalla mafia quando era presidente della Regione siciliana. I due fratelli – scrive Marcello Sorgi sulla Stampa – figli di Bernardo, parlamentare e ministro Dc negli anni del Dopoguerra, erano molto diversi tra loro. “Piersanti, il maggiore,… era stato l’erede designato della tradizione politica paterna. Mentre Sergio aveva scelto gli studi e l’università… Per molti anni i due fratelli, che avevano sposato due sorelle, Irma e Marisa (moglie di Sergio, scomparsa di recente), figlie del grande romanista Lauro Chiazzese, si erano dedicati a difendere nelle aule di giustizia l’onore del padre dalle accuse, mai dimostrate, di legami con la mafia“. “Il 6 gennaio del 1980… Piersanti“, che aveva deciso di combattere Cosa Nostra, “era stato ammazzato davanti al portone di casa sua”. Fu allora che la carriera politica di Sergio Mattarella cominciò.
IL RESTO DELLA FAMIGLIA
L’attenzione per la famiglia si estese allora anche al nucleo allargato. “Ha fatto da padre ai figli di Piersanti (Bernardo e Maria) – racconta su Repubblica Sebastiano Messina – e trova sempre il tempo per giocare con i sei nipotini che gli hanno dato i suoi tre figli (Laura, Bernardo Giorgio e Francesco). E’ per loro che torna sempre a Palermo, tutti i fine settimana“.
I FIGLI
La sua casa è in via Libertà nello stabile dove abitano anche i figli del fratello. Uno dei nipoti, Bernardo, è stato deputato regionale. Il primogenito di Sergio, Bernardo anche lui, è docente di diritto amministrativo. E’ capo dell’ufficio legislativo del ministero della Funzione Pubblica.
A CENA CON…
A cena, da sempre, – prosegue il quotidiano diretto da Ezio Mauro – va con gli amici di una vita. “Come il magistrato Pietro Sirena, presidente della IV sezione penale della Cassazione. Come il ginecologo Michele Ermini, suo compagno di scuola al San Leone Magno. O come l’ex presidente del Monte dei Paschi (ed ex ministro del Tesoro) Piero Barucci, che conobbe quando suo fratello Piersanti frequentava la Svimez di Pasquale Saraceno“.
GLI AMICI DI UNA VOLTA
Non ci sono più, da tempo invece, conclude Messina, i vecchi amici di una volta, “come Benigno Zaccagnini che gli diede il primo posto in lista, Leopoldo Elia con cui passava intere serate a discutere di diritto costituzionale, Pietro Scoppola che condivideva con lui la passione per la storia del popolarismo sturziano, o il cardinale Achille Silvestrini con cui discettava di diritto canonico“.