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Tutti i dettagli della fusione tra Sorin e Cyberonics

Grandi nozze nel settore sanitario. Sorin, l’azienda italiana produttrice di apparecchi medicali, in particolare per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e Cyberonics, l’azienda texana leader nella neuromodulazione, si fonderanno dando vita ad una nuova società con sede a Londra e una capitalizzazione pari a 2,7 miliardi di dollari.

Alla base dell’operazione, spiegano in una nota congiunta, vi è l’obiettivo di creare “una società di tecnologie medicali a livello globale”.

DALL’INCONTRO AL MATRIMONIO

All’origine della fusione tra le due società c’è un colpo di fulmine. Rosario Bifulco, presidente esecutivo di Sorin, che in questi mesi seguirà l’operazione di fusione e resterà nel futuro consiglio d’amministrazione, ne parla così in un’intervista al Sole 24 ore: “Abbiamo conosciuto questa azienda l’estate scorsa, lavorando a uno sviluppo comune nel campo dello scompenso cardiaco. Una volta incontrati in pochi mesi ci siamo innamorati e sposati”, ha spiegato Bifulco.

GLI AMBITI

“I due sposi, del resto, non presentano particolari sovrapposizioni”, ha osservato Giovanni Vegezzi, giornalista del Sole e autore dell’intervista al presidente esecutivo di Sorin. “Siamo esperti in ambiti complementari, noi in ambito cardiaco, loro nella neurostimolazione. Contiamo di chiudere tutto entro il terzo trimestre del 2015. Si tratta di un’operazione destinata a creare un importante valore per i nostri azionisti”, ha detto Bifulco.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Il gruppo post fusione avrà ricavi pari 1,3 miliardi di dollari, sarà presente in 100 paesi, conterà circa 4.500 dipendenti e avrà una sede operativa in Italia, una in Francia e una negli Usa.

A guidare la nuova società ci sarà Andre-Michel Ballester, attuale amministratore delegato di Sorin, mentre l’Ad di Cyberonics, Dan Moore, sarà nominato presidente esecutivo.

LA RIPARTIZIONE DEL CAPITALE

Nel dettaglio, spiega una nota, “ogni azionista di Cyberonics riceverà un’azione ordinaria della newco per ciascuna azione Cyberonics posseduta. Ogni azionista di Sorin riceverà azioni ordinarie della newco per ogni azione Sorin posseduta, sulla base di un rapporto di cambio fisso di 0,0472”.

Al termine dell’operazione gli azionisti Sorin deteranno il 46% del capitale, mentre gli azionisti Cyberonics circa il 54%. Questo “nonostante Sorin abbia un fatturato più consistente”, ha notato Vegezzi.

Come mai? “La ragione è la capitalizzazione in Borsa, maggiore nel caso di Cyberonics. A noi comunque , visto che siamo un’azienda più robusta e con flussi di cassa più consolidati, è stato riconosciuto un premio di oltre 14% rispetto alla chiusura di Borsa del 25 febbraio, che ci ha portati vicini al 50%”, ha spiegato Bifulco.

GLI AZIONISTI

Mittel ed Equinox, azionisti di riferimento in Sorin con il 25,6%, post fusione deterranno circa l’11% della nuova società. Primo azionista di Cyberonics, con più dell’80% del capitale, è invece il fondo Renaissance Technologies.

LA QUOTAZIONE

Il processo prevede che la nuova società risultante dalla fusione sia quotata al Nasdaq a Londra, dove avrà la sede. Sorin così, dirà addio a Piazza affari, dove ieri, alla luce dell’annunciata fusione con la statunitense Cyberonics, è schizzata di oltre il 34% sul listino completo.

COSA CAMBIA PER L’ITALIA

Ma “per gli stabilimenti italiani – rassicura Bifulco – non cambierà molto”. “La nuova realtà avrà tre business unit, una per la Cardiochirugia, una per il Cardiac rhythm management (Crm), e una per la Neuromodulazione. La  Cardiochirurgia avrà base in Italia, a Mirandola e Saluggia in particolare e rappresentando dopo la fusione il 52% del fatturato, sarà di gran lunga l’attività principale del gruppo”.


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