Lucrezia Borgia è innocente. L’ha stabilito la giuria popolare del “tribunale” Teatro Parioli, al cospetto dell’imputata, Nancy Dell’Olio/Lucrezia Borgia, di suo fratello Giuseppe Cruciani/Cesare Borgia e degli avvocati difensori e dell’accusa,Francesco Paolo Sisto e Sergio Zeuli, senza dimenticare il presidente della Corte Simonetta Matone.
Lo spettacolo ormai lo conosciamo, fa parte del ciclo “Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia. Colpevole o innocente“, ideato e scritto da Elisa Greco, che ha visto protagonisti personaggi della storia come Erasmo da Rotterdam e Margaret Thatcher, William Churchill e Tony Blair (qui una selezione delle migliori foto) messi sotto accusa per decisioni rischiose e azzardate, ma che hanno spesso cambiato il corso degli eventi.
Lucrezia Borgia, accusata di cospirazione politica mediante associazione e banda armata assieme a padre e fratelli, di violenza domestica ai danni del primo marito Giovanni Sforza, di omicidio ai danni del secondo marito Alfonso D’Aragona e infine estorsione ai danni del padre del secondo marito, Ercole d’Este, è stata prosciolta grazie alla difesa dell’avvocato Sisto che ha sottolineato durante il dibattimento, ma più ancora in versi durante la sua arringa, le ragioni della sua innocenza.
Una donna sfruttata dagli uomini che la circondavano, padre e fratelli, ma che è riuscita a costruirsi una credibilità e una posizione politica. “È stata assolta ma soprattutto rivalutata nel pieno della sua figura politica e pubblica – ha affermato Elisa Greco, ideatrice degli spettacoli – dopo essere stata nelle mani della famiglia, infatti, la sua rivincita è stata trasformarsi in una figura indipendente, con una visione politica interna ed estera, impensabile per una donna dell’epoca”.
Per finire, ecco i versi dell’avvocato Francesco Paolo Sisto, che hanno portato all’assoluzione dell’imputata:
Qui lo dico, con convinzione,
Lucrezia avrà l’assoluzione!
Ha detto tutto, Lei mai non mente
nessuno ha dubbi: lei è innocente!
Signor P.M.! Che strafalcione!
Contesta pur l’associazione!
Ma vada via, da qui, assai lesto:
colpa è d’Alessandro Sesto!
Che è scritto, e lo si sa
era Papa, e non papà
Dite poi: chi ha diffamato?
matrimonio è consumato!
Se qualcuno con la forza
costrinse il Giovanni Sforza
non fu certo ‘sta creatura,
‘sta delizia di natura!
Bella, b(u)ona, dolce in viso:
chi ci crede che abbia ucciso?
Ammazzar senza pudore
il suo Alonso, il suo amore!
Come il fiume va nel mare
“Contra se” non si può andare!
Cosa dir dell’estorsione?
Bolla sì, ma di …sapone!
Qui lo canto senza boria:
il processo a questa storia,
sia papato o sia la…Svezia,
non può dire che Lucrezia
sia colpevole di nulla.
Fin dai tempi della culla
fu strumento dei maschietti:
Conti, Papi, Re e cadetti.
Una donna sfortunata,
fra un’amazzone e una fata
e che appena il cuore langue
ha veduto solo sangue!
Caro amico, spettatore,
la ragione, insieme al cuore,
guiderà il tuo giudizio.
Non avere pregiudizio:
la tua mano, ferma e colta,
dica a lei che vada assolta!
E lo dico con letizia,
è una scelta di giustizia!
L’imputata ora mi stringa:
è finita la mia arringa!