Che cosa ha provocato il disastro aereo del volo da Barcellona a Dusseldorf che è costato la vita a 150 persone? Si discute di questo sulle prime pagine delle maggiori testate internazionali, mentre sulle Alpi francesi proseguono le ricerche dei resti dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio dell’Airbus A320 della Germanwings.
LE VARIE IPOTESI
A elencare alcuni interrogativi che avvolgono la tragedia è il francese Le Figaro. Le autorità francesi, spiega il quotidiano, propendono per l’ipotesi di un incidente. Ma sono diverse le piste da seguire. È apparsa debole sin dal principio la tesi delle condizioni meteo avverse. Si pensa anche ad un’improvvisa depressurizzazione della cabina: se fosse avvenuta a 10mila metri, i piloti – secondo gli esperti – avrebbero avuto circa 25 secondi utili prima di perdere conoscenza, il che spiegherebbe l’assenza di comunicazioni a terra. C’è anche la possibilità che ci sia stata una collisione con uno stormo di uccelli. L’ipotesi più accreditata resta però quella di un guasto tecnico. In particolare potrebbero essersi congelati alcuni sensori del velivolo o le sonde che regolano l’angolazione del velivolo (a Barcellona pioveva e il freddo alpino potrebbe aver fatto il resto).
IL PRESUNTO PRECEDENTE
Una dinamica simile – scrive Der Spiegel – a quella avvenuta lo scorso 5 novembre, su un velivolo Lufthansa (“casa madre” di Germanwings), che evitò lo schianto solo grazie alla preparazione dei piloti. Anche in quel caso si trattava di un Airbus, un A321, in volo da Bilbao a Monaco. In quel caso l’incidente avvenne in fase di decollo, circa 15 minuti dopo la partenza, presumibilmente a causa della presenza di ghiaccio su alcuni sensori che avrebbero poi passato informazioni errate al sistema dell’aereo. Il velivolo perse quota senza che i piloti potessero invertire la rotta manualmente. Dopo aver spento il computer di bordo, il comandante riprese il controllo del mezzo. L’attenzione della stampa tedesca è puntata anche sulle richieste di chiarimento da parte del personale della compagnia aerea. Germanwings è stata intanto costretta a cancellare almeno 30 voli in Europa, di cui 7 in partenza da Dusseldorf, perché gli equipaggi si sono rifiutati di volare. I dipendenti vogliono capire se l’incidente possa essere messo in relazione con l’anzianità del velivolo – 24 anni – e la sua recentissima riparazione. Un nesso che l’azienda guidata dall’ad Thomas Winkelmann, Lufthansa, ha presto smentito.
NESSUN SOS
Lo spagnolo La Vanguardia ricorda come l’aereo abbia perso 1000 metri ogni minuto, ma i piloti non abbiano mandato nessun sos. Questo è un elemento centrale – ricorda il giornale – ai fini del tentativo di fare chiarezza sulle dinamiche dell’incidente. Il lavoro degli inquirenti sarà reso però ancora più difficile dalla notizia che la scatola nera, ritrovata ieri sul sito dello schianto, quella che registra le conversazioni nella cabina di pilotaggio – il cosiddetto voice recorder – è danneggiata.
OTTO MINUTI DI DISCESA
Uno dei punti centrali, ripreso anche dal britannico Guardian (c’erano anche passeggeri del Regno Unito tra le vittime), è infatti comprendere cosa sia accaduto negli ultimi momenti di discesa del velivolo che hanno preceduto una delle peggiori catastrofi di sempre dell’aviazione civile europea e quale possa essere stata la reazione dei piloti. Il velivolo sarebbe infatti passato da 38mila a 6mila e 800 piedi in circa otto minuti. Un tempo che, rilevano alcuni esperti, non è così breve come in apparenza e potrebbe essere stato usato per effettuare una consapevole manovra di emergenza conclusasi senza fortuna.
L’IPOTESI TERRORISMO
Uno dei pochi giornali a indugiare invece sull’ipotesi di un attacco terroristico, scartata nelle prime ore, è il teutonico Bild. Anche se non ci sono elementi per sostenere questa versione, la polizia spagnola sta passando in questo momento al setaccio tutti i video dell’imbarco nella città catalana in cerca di qualche indizio.