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Così Carnival mette il vento in poppa a Fincantieri

Nel futuro di Fincantieri non c’è solo la cosiddetta Legge Navale. La società guidata dall’ad Giuseppe Bono si è aggiudicata una commessa per cinque nuove navi da crociera da costruire tra il 2019 e il 2022, per un valore di circa 4 miliardi di dollari.

L’intesa è stata siglata con l’americana Carnival Corporation, compagnia leader del cruise, che ha tra le sue controllate anche l’italiana Costa Crociere.

LA VALENZA STRATEGICA

L’accordo, spiega l’azienda in una nota, ha una valenza strategica perché delinea un piano di attività a lungo termine di Carnival, “che ha investito nel Paese oltre 25 miliardi di dollari in virtù della partnership con Fincantieri“.

LE INTESE PRECEDENTI

Tra le due aziende c’è una cooperazione di lunga data. Dal 1990 ad oggi – ricorda il comunicato – Fincantieri ha costruito 59 navi per Carnival, e altre 7 unità per il gruppo sono attualmente nel portafoglio ordini della società.
L’accordo tra Fincantieri e Carnival, che opera attraverso 101 navi, con altre 9 in consegna tra il 2015 e il 2018, consolida ulteriormente una collaborazione che dura da oltre vent’anni.

IL PROFILO TECNOLOGICO

Sotto il profilo tecnologico questa partnership segna per Fincantieri e la corporation Usa un punto di svolta nel segmento di mercato di riferimento. Le navi oggetto dell’accordo si baseranno su progetti innovativi, che porteranno nella flotta di Carnival le unità di prossima generazione, ciascuna realizzata secondo le peculiarità dei diversi brand del gruppo. Fincantieri curerà lo sviluppo dei concept fino alla definizione dei progetti finali, per poi passare alla costruzione vera e propria nei cantieri di Monfalcone e di Marghera. Le navi opereranno nei mercati consolidati della società statunitense, Nord America ed Europa, ma anche in quelli nuovi, come la Cina.

LE PAROLE DEGLI AD

Per Arnold Donald, presidente e ceo di Carnival Corporation, “queste saranno le navi più efficienti” della flotta, “capaci di suscitare nuovo entusiasmo attorno al mondo delle crociere” e “di apprezzare il valore delle crociere rispetto all’esperienza sulla terraferma”.
L’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha commentato invece che questo programma, “è… uno dei più importanti per l’industria italiana nel suo complesso”. “Queste 5 navi, che si aggiungono alle altre 16 che annoveriamo nel portafoglio ordini solo nel comparto crocieristico, potrebbero portare quindi a 21 il totale, assicurandoci il pieno sviluppo e una prospettiva strategica di lungo periodo. Per continuare a fronteggiare con successo i nostri competitor, è però necessario che al nostro interno le competenze di processo e di prodotto si arricchiscano ulteriormente di contenuti”.

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