Nelle ultime ore sono ripresi i “viaggi della speranza” di immigrati verso le coste italiane. A marzo c’era stato uno stop, ma già i primi giorni di aprile il ministero dell’Interno fa registrare un aumento degli arrivi.
FRA TRITON E MARE NOSTRUM
Il dispositivo messo a punto dalla Ue, Triton, sembra per il momento reggere, non ci sono state tragedie come quella di Lampedusa, anche se la prova del nove l’avremo con l’estate, periodo che tradizionalmente, complice il bel tempo, fa segnare un picco degli sbarchi. Insomma, non c’è più Mare Nostrum ma per ora i soccorsi non sembrano risentire del cambio di dispositivo.
I NUMERI
Dal primo novembre 2014 a 30 marzo del 2015 sono stati registrati 217 eventi per un totale di 26 mila stranieri, 81 arresti e 18 sequestri di imbarcazioni. Ma di questi solo un settimo riguarda le 30 miglia, ovvero la porzione di mare entro la quale Triton è autorizzata a intervenire per mandato della stessa Ue, la stragrande maggioranza degli interventi altre aree operative, dunque si tratta della GdF, della Marina Militare, delle Capitanerie o anche di mercantili privati che sono andati in soccorso di imbarcazioni in difficoltà dopo la ricezione di un Sos.
I CONFRONTI
E se si prende come riferimento sempre lo stesso periodo, finora abbiamo accolto poco più di 10mila immigrati; quasi in linea con quanto è avvenuto nei primi tre mesi del 2014, anno che fece registrato un picco massimo di arrivi se si prendono in considerazione i 365 giorni, 170 mila, interessando in primo luogo la Sicilia e in seconda battuta la Calabria.
LA POLEMICA POLITICA
Tutte le autorità delegate alla sicurezza segnalano che tramite i barconi non sono arrivati terroristi o presunti tali, anche se il rischio c’è. Soffia sul fuoco Maurizio Gasparri di Forza Italia che dice come Alfano ferma “un turco terrorista a Mestre”, mentre sbarcano “altri 1500 clandestini in Italia. Catastrofica situazione per il nostro paese sul fronte sicurezza. Si smantellano forze di polizia, per volontà del governo si sopprime il Corpo forestale dello Stato, che non c’entra nulla con gli operai forestali figli del clientelismo, e si continua a sollecitare partenze di clandestini dalla Libia. Renzi e c. sono una minaccia per la sicurezza italiana. Blocco navale e basta sbarchi. Questo serve”. Risponde il deputato del Pd Edoardo Patriarca convinto che “con il blocco navale in Libia la questione umanitaria rimanga tutta. Un intervento dell’Onu può servire per fermare i terroristi, ma comunque coloro fuggono da guerre e fame dovremo andare a prenderli. Il semplicismo con cui una parte di Forza Italia e Lega affrontano la questione è allarmante”.