Skip to main content

Beppe Grillo, le incognite a 5 stelle del reddito di cittadinanza

l “reddito di cittadinanza” di fabbricazione “grillina” è un progetto che non ha né capo né coda. A quanto è dato comprendere si tratterebbe di una prestazione inclusiva, destinata ad indicare un livello di reddito minimo a cui avrebbero diritto tutti coloro che sono privi di un reddito autonomo o ne percepiscono uno inferiore alla soglia indicata (780 euro mensili). Vi sarebbe, allora, la corsa a stipulare “patti scellerati” tra datori e lavoratori allo scopo di denunciare retribuzioni inferiori e mettere a carico della collettività la differenza. Poi, un reddito tanto elevato per gli inoccupati scoraggerebbe la ricerca di un impiego ed incoraggerebbe il lavoro sommerso. L’Italia non ha la struttura amministrativa idonea per prendersi a carico non solo i disoccupati involontari (come prevede l’articolo 38 della Costituzione) ma anche gli inoccupati. Ci vuole poco, poi, a capire l’assurdità della proposta: secondo il M5s il mercato interno si rimetterebbe in movimento attraverso una massiccia operazione di spesa assistenziale. Ma non sarebbe più utile agire sugli incentivi per l’occupazione?

++++

Quanto ad astuzia politica (accompagnata da un bel po’ di cinismo) Matteo Renzi ha sicuramente una marcia in più. Il Def del Governo non ha né capo né coda, è un insieme di buoni propositi e di promesse da marinaio. Soprattutto non affronta il tema vero: come disinnescare le clausole di salvaguardia per evitare l’incremento dell’Iva e delle accise.

Peraltro, una nuova clausola di salvaguardia è stata introdotta anche nello schema di decreto sulle tipologie contrattuali ora all’esame delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, nel quadro dell’attuazione del Jobs act Poletti 2.0. Renzi, però, ha avuto l’idea di far correre la lepre del ‘’tesoretto’’ (1,6 miliardi) in mezzo a una muta di cani famelici: ora si parla solo di quello. Se lo stanno giocando a dadi. Come i soldati romani ai piedi della Croce con le vesti di Cristo.

++++

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan fanno sempre più ‘’squadra’’. Il primo somiglia al Gatto, il secondo alla Volpe, caratteristici personaggi della celebre fiaba. Pinocchio siamo tutti noi.

++++

Le Francescheidi

‘’Chi sono io per impedire che, in Medio Oriente,  i cristiani comincino a difendersi acquistando armi da quelli che io chiamo i mercanti di morte?’’


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter