Troppo vecchio, troppe rigidità di sistema, sbilanciamenti fra gradi e categorie. Queste alcune delle caratteristiche delle Forze armate delineate nel Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa approvato oggi dal Consiglio Supremo di Difesa convocato al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella.
LA DIAGNOSI
Per lo strumento di programmazione stilato da Via XX Settembre, l’attuale situazione vede una struttura del personale caratterizzata da almeno quattro criticità. Tra queste, un’età media elevata, sbilanciamenti nella ripartizione tra gradi e categorie, un’eccessiva “rigidità di sistema” con norme non idonee ad un “modello professionale” e l’assenza di una “riserva operativa” efficace.
GLI OBIETTIVI
Per il ministero guidato da Roberta Pinotti, il nuovo sistema dovrà porre rimedio a queste lacune, facendo di più con meno risorse, basandosi cioè su un’unica forza integrata ed essere più economico rispetto all’attuale. Come?
Per ovviare alla prima criticità – un’età media elevata -, lo strumento militare futuro dovrà tendere, secondo il documento, ad essere composto da una forza più giovane, numericamente flessibile e preparata professionalmente.
La struttura, per sanare il secondo problema – “uno sbilanciamento nella ripartizione tra gradi e categorie” -, dovrà anche essere più snella e proporzionata tra gradi, ruoli e specialità e meglio ripartita tra personale in servizio permanente e a tempo determinato. Le nostre truppe soffrono di una percentuale troppo alta di personale in servizio permanente rispetto a quello, più giovane, a ferma determinata, con l’effetto di un’età media troppo alta, ma anche di un numero troppo alto di generali e colonnelli.
Il sistema – è questo il terzo punto – dovrà ridurre la sua eccessiva rigidità rendendosi maggiormente adattabile e orientato alla formazione e all’addestramento, perseguendo una spiccata internazionalizzazione e una maggiore compenetrazione con la società.
Infine, si dovrà accompagnare meglio il reinserimento del personale nella vita lavorativa successiva.
LA NUOVA STRUTTURA
Secondo il Libro Bianco, la nuova struttura dovrà essere dunque caratterizzata da un’ampia base operativa; un corpo di quadri intermedi ben proporzionato e diversificato e una dirigenza apicale relativamente contenuta. I percorsi di carriera ed il sistema degli arruolamenti per la truppa e i sottufficiali saranno unificati e lo sviluppo delle carriere e delle retribuzioni sarà correlato oltre che al progredire nei gradi anche alla crescita professionale e delle funzioni. Per tutto il personale, saranno ammodernati i principi e le norme riguardanti le promozioni, escludendo criteri esclusivamente basati sull’anzianità di grado o di servizio. Per la dirigenza generale, sarà introdotto un nuovo sistema nel quale l’attribuzione dei vari gradi sarà legata alla necessità di ricoprire precisi incarichi nazionali o internazionali.