Cosa si sono detti Silvio Berlusconi e Rupert Murdoch ad Arcore? Le indiscrezioni di stampa parlano di una possibile cessione di Mediaset premium a Sky (“comunque il controllo resterebbe a noi”, ha precisato Piersilvio Berlusconi). Ma perché Berlusconi vorrebbe liberarsi della sua pay tv? E perché Sky dovrebbe trattare con il suo avversario?
La gestione dei contenuti sportivi con Mediaset che si è aggiudicata i diritti per la Champions League per le prossime tre stagioni potrebbe giocare un ruolo in questa operazione?
“Mediaset Premium è in perdita da quando è nata e la Champions League non può essere la cattedrale nel deserto. È probabile che gli abbonati conquistati siano sotto le attese”, dice in una conversazione con Formiche.net l’analista Francesco Siliato, partner dello Studio Frasi e Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Politecnico di Milano.
OLTRE LA CHAMPIONS
Ecco perché: “La strategia di Sky quando è entrata nel mercato italiano con l’acquisizione di Stream e Tele+ è stata quella di un’offerta completa fatta per famiglie, donne, uomini, bambini. La Champions League non può quindi che essere accompagnata da un’offerta complessiva che riguardi anche i pubblici femminili e i bambini. Una famiglia abbonata a Sky per trasferirsi a Mediaset premium dovrebbe avere almeno buona parte di quello che ha su Sky”.
Per Siliato quindi non basta la sola Champions League a far spostare un abbonato pay da una piattaforma all’altra: “L’investimento sulla Champion league a mio avviso prevede investimenti anche su intrattenimento e autoproduzioni, che Mediaset premium non mi risulta abbia, mentre Sky ha lanciato X-Factor, Italia’s got talent, Masterchef, ed è impegnata in produzioni di fiction, come 1992, Gomorra, e Romanzo criminale”, spiega l’esperto.
“Probabilmente le risorse che Mediaset sperava di avere per completare l’offerta attorno alla Champions League, ha avuto più difficoltà a reperirle”, commenta l’analista.
L’INTERESSE DI SKY
“L’unico motivo economico sensato per giustificare l’interesse di Sky per Mediaset premium è evitare che la compri qualcun altro”, dice Siliato.
Da settimane si rincorrono infatti le voci di un interesse del gruppo francese Vivendi per la società del Biscione: “Se i prezzi saranno di mercato reale, considerando quindi che si compra un’azienda che non è mai andata in profitto, Sky potrebbe essere interessata all’acquisto per evitare che arrivi un altro soggetto molto più forte e più internazionale come Vivendi”.
PROBLEMI CON L’ANTITRUST
A quel punto potrebbero sorgere problemi con l’Antitrust? “Probabilmente bisognerebbe valutare quali potrebbero essere i vincoli che l’Antitrust italiana e europea assegnerebbe ad un eventuale fusione tra Sky e Mediaset premium, considerando anche che Sky è un’impresa europea forte. Ci si troverebbe a dover decidere su una configurazione di mercato italiano con un unico operatore pay e si creerebbero dei vincoli”, spiega Siliato.
“Ricordiamo – continua Siliato – che quando Sky è arrivata in Italia era l’unico operatore pay perché acquisiva sia Tele+ che Stream e per ciò ha avuto dei vincoli dalla Commissione europea notevoli, che sono poi quelli che hanno consentito a Premium di entrare nel mercato pay”.
LO SCENARIO
L’operazione potrebbe così dipendere dal prezzo: “La possibilità teorica c’è. Se chiedono troppo, piuttosto che esporsi in maniera esagerata, Sky potrebbe accettare la concorrenza di Vivendi o di chi altro volesse entrare nel mercato italiano. Se dovesse entrare un concorrente con potenzialità internazionali, la partita si farebbe più dura, considerando il fatto che a questo punto si troverebbe la Champions League e avrebbe le potenzialità per offrire un pacchetto completo”.
La Champion, dunque, è importante ma non centrale: “Se Mediaset restasse con la sola Champion e l’offerta di Premium, Sky non avrebbe secondo me un concorrente così forte da dover spendere centinaia di milioni per acquistare il soggetto che ha acquisito i diritti della Champion. Anche perché ha l’Europa league dove ci saranno più squadre italiane di quelle che ci sono nella Champions. Se poi quelle squadre italiane dovessero essere eliminate nei primi turni sarebbe un disastro per chi ha acquistato la Champions”, commenta Siliato.
LO SPOSTAMENTO
È ormai noto che la famiglia Berlusconi, attraverso Fininvest, stia cercando di fare cassa da oltre un anno con diverse cessioni. “Credo che in questo momento vi sia un desiderio di non esporsi ancora, ma anche di giocare un’altra partita”, commenta l’analista. Quale? “Mediaset potrebbe prevedere uno spostamento sulle telecomunicazioni, che sono genericamente un mercato più ricco di quello televisivo”.