Ci poteva scappare il morto e non c’è stato. Le forze dell’ordine sono riuscite ad evitare il peggio. Le tute nere che hanno devastato il centro di Milano sono vigliacchi e isolati rispetto ai pacifici manifestanti No Expo.
Tutto vero. Ma sia consentita qualche domanda. Siamo davvero sicuri che i violenti (forse meglio chiamarli terroristi, che dite?) che hanno incendiato il centro di Milano siano degli isolati? I video della manifestazione No Expo inducono a qualche interrogativo. Mentre i pacifici manifestanti sfilano, le tute nere imbrattano muri, martellano negozi, lanciano molotov, sfasciano vetrine, incendiano auto, devastano banche e agenzie di lavoro interinale.
E mentre i signori incappucciati violentano le vie del centro di Milano, lungo quelle stesse vie, a qualche centimetro di distanza, ci sono pacifici cittadini che inneggiano contro l’Expo ma si guardano bene di fare o di dire alcunché a chi incendia, devasta e terrorizza. (A questo proposito, consiglio di leggere il post di Antonio Signorini)
Si fa finta di niente per ignavia o per condivisione? O per entrambe i motivi?
Qualunque sia la risposta, la questione induce a un altro interrogativo. Non c’è proprio modo di non autorizzare manifestazioni del genere – con un grado elevato potenziale di violenze e terrore – nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo? E si devono autorizzare sempre e comunque cortei e proteste nei centri delle città? Non si possono autorizzare queste manifestazioni in altre zone per limitare le devastazioni?
Sono domande (valide non solo per la manifestazione di ieri a Milano) di chi mastica poco di ordine pubblico e leggi sulla sicurezza. Ma vedere violenti in azione indisturbati come ieri nel centro di Milano deve far riflettere governo, Parlamento, sindaci e prefetti. Si possono devastare negozi commerciali e incendiare auto – mentre si è filmati e ritratti – senza che questi signori siano messi in gattabuia?
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