Sei candidati per una poltrona. In Toscana la corsa verso la presidenza della Regione del 31 maggio parte con tre candidati del centrodestra (sempre più disunito) e la pole position di Enrico Rossi, presidente uscente della Toscana. E tra battibecchi interni ai vari partiti (anche nel Pd non si respira aria troppo buona), la legge elettorale con cui i toscani andranno a votare è quanto di più vicino all’Italicum si possa avere: listini bloccati, ballottaggio se nessuno raggiunge il 40% dei consensi e premi di maggioranza al 58 o 60%.
LA SECONDA CORSA DI ENRICO ROSSI
Solo due liste, Pd e Popolo Toscano, appoggiano la candidatura del presidente uscente Enrico Rossi che, tuttavia, pare essere favorito per la rielezione. Ma il Pd toscano non è poi così compatto. La spaccatura nata durante l’approvazione della legge elettorale (rinominata Toscanellum), approvata grazie a un accordo tra il Partito democratico e Forza Italia, ha provocato la rottura tra il governatore Rossi e parte dei consiglieri regionali del suo partito. Le parti più contestate sono state la possibilità del listino regionale bloccato (di cui Rossi non si avvale in questa tornata elettorale) e le soglie di sbarramento al 3%.
Il programma di Enrico Rossi, come si vede dal sito, sottolinea gli obiettivi raggiunti nei 5 anni di governo appena trascorsi e ne aggiunge di nuovi per i cinque che verranno. Giovani, salute, Toscana verde e mobilità le macro aree su cui il programma (molto sintetico, se non didascalico, ma colorato e con disegni) del candidato del Pd.
L’EX VERDINIANO STEFANO MUGNAI
Stefano Mugnai è il candidato di Forza Italia appoggiato dalla lista Lega Toscana-Più Toscana. Scelta sofferta e a sorpresa, quella di Mugnai, che ha scavalcato la proposta di Denis Verdini di candidare Tommaso Villa (Giovanni Bucchi ha spiegato su Formiche.net tutte le divisioni nel centrodestra toscano in questo articolo). Spaccature che potrebbero portare, secondo alcuni, anche a divisioni al momento del voto.
La lista Lega Toscana-Più Toscana ha deciso di avvalersi del listino regionale bloccato, proponendo Antonio Gambetta Vianna (ex Lega Nord Toscana), Cristina Cini ed Emilio Paradiso (ex Lega Nord, con un passato politico tra razzismo e omofobia). Nessun programma è rintracciabile online.
LA SINISTRA DI TOMMASO FATTORI
Correrà con la lista Sì-Toscana a Sinistra il candidato Tommaso Fattori. Gestione pubblica dell’acqua, reddito minimo, incentivi al lavoro sono solo alcuni dei punti elencati in un programma minimo, denominato “Alcuni dei nostri sì“.
IL SALVINIANO CLAUDIO BORGHI AQUILINI
Lega Nord e Fratelli d’Italia si muovono assieme per il candidato Claudio Borghi Aquilini, economista, anti euro della prima ora. La Lega Nord toscana userà il listino bloccato per favorire la candidatura di Manuel Vescovi, segretario regionale del partito per il quale un ruolo in consiglio regionale sarebbe fondamentale.
Anche per il candidato di Fratelli d’Italia e Lega Nord non è possibile trovare un vero e proprio programma, anche se è molto attivo sui social e sul suo blog, prima ancora che si configurasse la candidatura alla Regione Toscana. Qui e qui alcune sue recenti interviste con Formiche.net.
AREA POPOLARE CON GIOVANNI LAMIONI
Area Popolare punta sul presidente della Camera di Commercio di Grosseto Giovanni Lamioni, appoggiato dalla lista Passione Toscana.
Le linee guida di Passione Toscana sono “Libertà, sviluppo e sicurezze”, come si legge sul sito Lamioni Presidente? Decentrare i poteri in mano alla Regione, ridistribuire la ricchezza tra le aree territoriali e particolare attenzione alla sicurezza ambientale e gestionale (qui il programma completo)
LE CINQUE STELLE DI GIACOMO GIANNARELLI
Il Movimento 5 Stelle presenta Giacomo Giannarelli come candidato presidente della Regione Toscana. Acqua pubblica, mobilità sostenibile, incentivi a istruzione e cultura, amministrazione trasparente e partecipata sono solo alcuni dei punti toccati dal programma di Giannarelli, scritto in modo partecipato assieme agli elettori del Movimento.
Quinta puntata di una serie di approfondimenti sulle Regionali. La prima puntata sul Veneto si può leggere qui, la seconda puntata sulla Liguria qui, la terza sulla Campania qui, la quarta sulla Puglia qui)