Riparte la stagione di spettacoli al Teatro dell’Opera di Roma. Nella stagione 2015/2016 fondamentale punto di partenza sarà rivestito dall’opera lirica, la cultura dei classici del melodramma, con attenzione a proposte che ne valorizzeranno l’esecuzione – affidata a prestigiosi direttori d’orchestra – e allo stesso tempo ne rileggeranno la modernità che l’opera in sé possiede, l’eterno valore di un classico, attraverso regie originali, anche innovative, ma sempre nel rispetto del dettato musicale.
Manifesto di questo rapporto tra la storia musicale e la rilettura moderna saranno gli spettacoli e le iniziative legate a Gioachino Rossini e al bicentenario de Il barbiere di Siviglia che ebbe la propria tormentata nascita proprio a Roma. Senza dimenticare gli allestimenti della tradizione, il recupero della memoria (tornerà in scena l’allestimento 1900 di Tosca) che fa parte della storia del Teatro.
Il nuovo cartellone dei concerti creerà un ponte tra la musica di varie epoche dall’Ottocento ad oggi.
IL TEATRO DELL’OPERA E I ROMANI
Da sempre gli osservatori più attenti hanno sottolineato l’assenza di un vero legame tra Roma e il Teatro dell’Opera, tra i romani e il suo Massimo palcoscenico. Dalla stagione 2014/2015 però, è in corso un vero e proprio cambiamento, un nuovo rapporto: gli spettacoli registrano il tutto esaurito, il pubblico romano affolla il Costanzi con sempre più partecipazione, tant’è che per Le nozze di Figaro, recentemente proposte, sono state aggiunte due repliche per soddisfare le richieste.
Ad avvicinare Roma al suo Teatro attraverso un nuovo e originale disegno della geografia teatrale nella città ci penserà Opera Camion, un Tir-palcoscenico che si muoverà in alcune grandi piazze romane per offrire gratuitamente spettacoli d’opera: il primo è Figaro. Un lato del camion si aprirà per diventare scena, per offrire canto e musica. Si comincia con Rossini, con Il barbiere di Siviglia: la regia è di Fabio Cherstich, la scenografia e il video dell’allestimento sono creati da Gianluigi Toccafondo, geniale pittore, illustratore e film maker. Sempre Toccafondo ha firmato le immagini poetiche e dense di colori che, già dallo scorso anno, accompagnano tutta l’attività del Teatro dell’Opera.
LA RIVOLUZIONE DELLA STAGIONE 2015/2016
Il nuovo cartellone 2015/2016 porterà al Costanzi una vera e propria rivoluzione sulla scena con la presenza di registi di grande forza innovativa e creativa, molti chiamati per la prima volta a creare spettacoli nella Fondazione capitolina: Mario Martone, Emma Dante, Davide Livermore, Terry Gilliam, Damiano Michieletto, Paul Curran, Emilio Sagi, Sasha Waltz, Leo Muscato; a cui si aggiungono coreografi come Giuliano Peparini, George Balanchine, Benjamin Millepied, William Forsythe, Rudolf Nureyev, Angelin Preljocaj, Christopher Wheeldon; sul podio Stefan Soltesz, Donato Renzetti, David Coleman, Alejo Pérez, David Garforth, Roberto Abbado, Daniele Rustioni, Jader Bignamini, Riccardo Frizza, Chris Moulds, Nir Kabaretti, Jesús López-Cobos.
Mario Martone aprirà la stagione con un nuovo allestimento di The Bassarids di Hans Werner Henze, direttore Stefan Soltesz. Una inaugurazione che è in sé cifra e stile della nuova stagione in cui il contemporaneo e il classico si uniscono. The Bassarids, il capolavoro di Henze, va in scena per la prima volta a Roma a cinquanta anni esatti dalla composizione, nel 1965.
UN NUOVO CORSO
E’ questo il corso totalmente nuovo del Teatro dell’Opera. Un cammino innovativo intrapreso dalla Fondazione a partire dallo scorso anno, che ha già portato, nella stagione 2014/2015, la crescita del numero di spettatori e maggiori incassi che si uniscono a una oculata gestione amministrativa.