Skip to main content

Ilva, Fincantieri e le chiacchiere di Della Valle

C’è un signore che, forse solo perché molto benestante, o perché a volte annoiato, o chissà perché, critica il suo “amico Matteo” con parole che non dicono niente.

Il signor imprenditore, Diego Della Valle, ieri sera pontificava – registrato – dalla tv del suo amico Urbano Cairo, dopo che il giorno precedente in chissà quale altra tv, forse sempre La 7 in cui lavora l’altro suo amico Enrico Mentana, si esercitava nel tiro al piccione Renzi.

Ecco qualche brandello di aria fritta: “Non si può andare avanti con un governo che non può fare le cose per mille motivi“; “ci vuole un governo di persone che sappiano fare le cose essenziali“; “rivediamo i vecchi riti della vecchia politica“. Parole molto simili, forse uguali, a quelle che lo stesso Mister Tod’s diceva prima e dopo il governo Monti, prima e dopo il governo Letta.

Parole, o chiacchiere, ben accolte da un altro suo amico, Silvio Berlusconi, amico di un altro amicone di Della Valle: Clemente Mastella.

Nelle stesse ore l’altro amico di mistero Tod’s – ovvero il premier Renzi – non stava come Della Valle in tv ma in consiglio dei ministri. A trastullarsi con quisquilie e pinzillacchere tipo: cercare di sventare la chiusura di uno dei maggiori stabilimenti siderurgici d’Europa, l’Ilva di Taranto, ammorbato da scelte errate di imprenditori privati, da assurdi gineprai normativi e da paranoie giudiziarie; evitare di mandare a scatafascio la produzione che il mondo ci invidia di un gruppo italiano, italianissimo, che tanti italiani forse non sanno neppure che cosa faccia, ma che costruisce navi da crociera che sono il vanto dell’Italia industriale, ossia Fincantieri; produzione messa a repentaglio da una magistratura tanto occhiuta quanto anti industria.

Poi – mentre il signor imprenditore giocherellava a bistrattare “l’amico Matteo” – il consiglio dei ministri approvava il piano strategico sulla riforma dei porti, dopo aver dato il via libera al decreto su Ilva e Fincantieri che di certo imprenditori vanesi non avrebbero avuto il coraggio neppure di pensare.

Ilva, Fincantieri, porti… Che temi vecchi e démodé. Ah questi politici parolai su cosa perdono il loro tempo… Ah, madama la marchesa, andiamo a farci un bel giretto in barca a vela…



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter