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Abbasso Le Pen, Merkel e Putin, evviva Cameron. Ecco il manifesto di Fitto e Capezzone

Buono Università e No obbligo INPS per mettere in concorrenza pubblico e privato. Presidenzialismo e abolizione secca del Senato. Pacchetto anti declino con zero tasse e zero burocrazia per 5 anni a favore delle nuove imprese (italiane e non). Forte limitazione della carcerazione preventiva e revisione della Legge Gozzini. Soluzione all’australiana per l’immigrazione selvaggia: fermare le navi per fermare le morti, seguendo quanto attuato dal premier conservatore Tony Abbot. Fissazione di un tetto al prelievo fiscale in Costituzione e choc fiscale con 40 miliardi di tasse in meno e subito abolizione della tassa sulla prima casa.

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L’INIZIATIVA ROMANA DEI FITTIANI

Ecco alcuni dei punti salienti del manifesto presentato oggi da Conservatori e Riformisti, il movimento fondato da Raffaele Fitto e da altri parlamentari e politici provenienti nella maggior part dei casi da Forza Italia, che spaziano dall’economia alle istituzioni, dalla giustizia all’immigrazione.

VADE RETRO PUTIN

La premessa geopolitica dei fittiani – come detto oggi nel corso della manifestazione pubblica a Roma – è l’adesione convinta all’Alleanza atlantica, “punto di riferimento essenziale” ha detto l’ex ministro ed ex governatore della Puglia. “Le due grandi famiglie europee (popolari e socialdemocratici) sono sempre più le due facce di una stessa medaglia, con riferimenti, obiettivi e stare-holders comuni”. Quindi, secondo Fitto e Capezzone, “noi siamo con i Conservatori perché vogliamo un’Europa a certe condizioni e stiamo con l’Occidente senza condizioni”. Un messaggio indiretto a chi, come Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, flirta politicamente idealmente con la Russia di Putin.

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LE IDEE FISCALI

Pure sul fisco si nota la volontà di mettersi in concorrenza con il Carroccio che propone un vecchio cavallo di battaglia berlusconiano come la flat tax. Proposta che non è contenuta nel programma dei Conservatori e Riformisti, che comunque propongono misure fiscali choc, anche dal punto di vista costituzionale, come la fissazione di un tetto al prelievo fiscale oltre alla manovra da 40 miliardi di riduzione tributaria grazie a tagli alla spesa che da tempo sostiene e argomenta Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera.

I RICHIAMI A CAMERON E A PREZZOLINI

Quanto all’Europa, i fittiani chiedono di rinegoziare il rapporto con Bruxelles, sull’esempio di David Cameron e nel solco di un conservatorismo alla Giuseppe Prezzolini, come ha detto Fitto. Ci chiamiamo Conservatori e Riformisti perché – ha detto l’ex berlusconiano – volgiamo conservare “la proprietà privata, il risparmio, la libera impresa, l’identità nel mondo, i confini della Nazione”. Mentre vogliono riformare “l’Unione europea, lo Stato, la burocrazia, il fisco, la politica economica del Paese”.

NE’ CON MERKEL NE’ CON LE PEN MA CON MERKELIANI E LEPENIANI…

Con chi realizzeranno questo vaste programme. Visto che i fittiani si collocano nel centrodestra senza se e senza ma, con chi sostiene Merkel e Le Pen, ovvero con Berlusconi, Salvini e Alfano, tra i più bistrattati dai fittiani oltre, ovviamente, al premier Renzi.



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