Non era poi così diverso da tanti ragazzi della sua età, almeno fino a quando nella sua vita non è entrato l’amore per il jihad, sospettano gli inquirenti. Muhammad Youssef Abdulazeez, 24enne nato in Kuwait e ammazzato a sua volta dagli intervenuti sul posto, è l’autore della strage che ieri ha visto 4 marine perdere la vita sotto colpi di arma da fuoco in due basi militari, una poco distante dall’altra, a Chattanooga, città del Tennessee tra Nashville e Atlanta (qui i dettagli dell’attacco).
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LA RADICALIZZAZIONE
Non è ancora chiaro se “si tratta di terrorismo o di un atto criminale, stiamo percorrendo ogni possibile pista”, ha spiegato Edward Reinhold, l’agente speciale dell’Fbi che assieme al procuratore del Tennessee, Bill Killian, sta cercando di ricostruire l’accaduto. Così come non è chiaro se dietro la strage si agiti lo spettro dei drappi neri dell’Isis. Di certo c’è che Abdulazeez aveva scritto due post che non lasciano dubbi su una sua deriva radicale. Entrambi sono stati pubblicati il 13 luglio in un blog aperto di recente. E in entrambi si fa riferimento all’Islam e ad Allah.
Aveva scritto: “Immagino che qualsiasi persona sana di mente dedicherebbe il suo tempo per padroneggiare le informazioni presenti sulla guida allo studio ed essere paziente…, tenendosi focalizzati sul superamento dell’esame. Farebbero questo perché sanno e gli è stato detto che essi saranno premiati con piaceri che non hanno mai visto”.
E ancora: “Chiediamo ad Allah… di darci una completa comprensione del messaggio dell’Islam… e di sapere quale ruolo dobbiamo recitare per stabilire l’Islam nel mondo”.
NON CONTROLLATO
Tuttavia, rimarca la Cbs, prima della sparatoria Abdulazeez non era sorvegliato dall’Fbi e non compariva in nessuna lista di terroristi da tenere sott’occhio. Gli investigatorii cercano ora di capire se fosse collegato a qualche gruppo – drappi neri in primis – e se abbia agito da solo. Molti account Twitter collegati allo Stato Islamico hanno inneggiato alla strage, ma il collegamento non è ancora certo. Non si esclude che proprio i social network, come spesso accade, siano stati il primo “contatto” tra il giovane e il mondo jihadista. L’attacco sembra infatti compatibile con la strategia dell’organizzazione terroristica guidata da Abu Bakr al-Baghdadi che cerca di colpire gli Usa attivando azioni condotte da cosiddetti lupi solitari e che aveva chiesto da poco ai suoi seguaci sparsi per il mondo di aumentare il numero di episodi violenti per la fine del Ramadan.
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UNA FOTO RECENTE
ABDULAZEEZ E GLI USA
Abdulazeez, spiega la Nbc, era un cittadino naturalizzato americano a tutti gli effetti. Era arrivato negli Stati Uniti nel 1996 con i suoi genitori. Ha vissuto a Hixson, Tennessee, un sobborgo di Chattanooga, in una famiglia musulmana della classe media (suo padre è un impiegato comunale).
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GLI STUDI
Come riporta Heavy, che ne traccia un profilo, ha frequentato la Red Bank High School in Tennessee. Era religioso anche allora, era un faceva wrestling e si addestrava come combattente di arti marziali miste. Descritto dagli ex compagni come “gradevole” e “divertente”, secondo il Chattanooga Free Press, la sua frase sull’annuario del liceo recitava: “Il mio nome causa allarmi per la sicurezza nazionale. Cosa accade col tuo?”. Parole, forse, sibilline di qualcosa che covava sotto la cenere.
Questo non ha impedito che proseguisse il proprio percorso di studi e, come si evince da un suo curriculum pubblicato da Indeed.com, nel 2012 si è laureato senza troppi problemi in ingegneria elettronica all’Università del Tennessee.
IL LAVORO
Dal 2009 al 2010, raccontano i media americani, ha lavorato come stagista presso la Tennessee Valley Authority, una società controllata dal governo federale che fornisce elettricità a circa 9 milioni di cittadini nel sud Est dello Stato. Aveva avuto esperienze anche in Mohawk Industries e Global trade express.
I PRECEDENTI
Per il sito locale Chattanoogan.com era stato arrestato il 21 aprile del 2015 per guida sotto l’influenza nella contea di Hamilton in Tennessee.