Pagine e pagine sul nuovo “aereo di Renzi”. Nuovo aereo di Renzi?! Venduto perché il precedente aveva 5 mila km di autonomia?! Quante corbellerie.
Intanto l’Airbus “Repubblica Italiana” non è del primo ministro ma è nella disponibilità delle più alte cariche dello Stato con equipaggio dell’aeronautica militare Italiana.
È stato sostituito non per la scarsa autonomia di volo, ma per fare cassa. Su quell’aereo ho volato da Ciampino a New Dehli (India) senza soste in una missione di 48 ore per visitare i Maró. Molto più di 5000 km, dunque.
È un aereo più spartano di un volo di linea. C’è anche una stanza riservata con tavolo riunioni e la possibilità di distendersi, non una suite. A bordo viene servita una pietanza (1 portata) e acqua. Rigorosamente solo acqua.
Il personale di bordo è militare e in quanto tale è formale. Il trattamento è lo stesso per le alte cariche dello Stato e per ciascun passeggero. Nel viaggio in questione, della comodità o del pasto, nessun parlamentare si è lamentato, solo i vari giornalisti che erano al seguito che si vede sono abituati bene, molto bene, non hanno trovato il servizio adeguato.
Venendo all’aereo: ne è stato venduto uno e ne è stato preso in leasing uno sostitutivo, più avanzato, con la possibilità di connettività durante il volo.
È noto che il sistema del leasing, o meglio noleggio full (con programmi di manutenzione) costa molto meno che acquistare un velivolo e poi gestirlo. Insomma un risparmio per lo Stato, oltre che aver fatto cassa con la vendita del vecchio.
Mi permetto di dire queste cose perché un’auto blu l’ho mai avuta e ho fatto la rinuncia al vitalizio. Quindi se c’è uno che in modo credibile può attaccare i privilegi, quello credo di essere io.
Negli Stati Uniti o in altri Paesi del G8 quando il presidente prende in carico il velivolo (o i velivoli) di Stato è un avvenimento o motivo d’orgoglio, ma in Italia si riesce a fare polemica sul nulla.
Andrea Causin, deputato del gruppo Area Popolare