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Come piange la cassa della Chiesa americana in attesa del Papa

Piangono, si fa per dire, anche le casse della Chiesa cattolica americana, proprio ora che negli Stati Uniti arriva il Papa. “Finanze che stanno barcollando”, ha scritto la Reuters in un argomentato articolo che fotografa lo stato dell’arte attuale dopo un decennio di “dissanguamento” dovuto ai risarcimenti per i casi di abusi sessuali da parte di membri del clero nei confronti di minori. Risarcimenti resi possibili dalla vendita di beni immobili, come nel caso dell’arcidiocesi di Boston, costretta a vendere l’arcivescovado per far fronte alle spese. Qui, nella diocesi del Massachusetts, finirono sotto inchiesta 89 sacerdoti, con il coinvolgimento del cardinale Bernard Francis Law, accusato di aver coperto diversi presbiteri.

IL CAOS NEI FONDI PENSIONE

Le cifre riportate sono enormi: mentre si sta ancora facendo fronte alla spesa di circa 3 miliardi di dollari per quanto attiene ai risarcimenti – con più di una diocesi che è andata sull’orlo del fallimento – un’altra potenziale crisi si sta palesando all’orizzonte. L’agenzia di stampa internazionale punta l’attenzione sui fondi pensione, che – stando a informazioni riservate in possesso di Reuters – saranno in deficit per una cifra “vicina ai due miliardi di dollari”, con una situazione destinata ad aggravarsi nei prossimi cinque anni, con il progressivo invecchiamento dei sacerdoti.

24 PER CENTO DELLE PARROCCHIE CON I CONTI IN ROSSO

Sulla situazione grava la netta riduzione della portata delle donazioni alle parrocchie, al punto che nel 2013 (si legge in uno studio del Center for Church Management and Business Ethics di Vilanova) il 24 per cento delle parrocchie aveva i conti in rosso. Da qui, la reazione a catena: chiusura e accorpamento di molte parrocchie, chiusura di scuole e ospedali cattolici.

DEFICIT DI 2 MILIARDI

Quanto al fondo pensioni, su 51 diocesi passate in rassegna – che sono poi quelle che pubblicano rapporti aggiornati sullo stato delle proprie finanze – il deficit riscontrato è di quasi 700 milioni di dollari. Scrive Reuters che se la situazione è la stessa per le altre 200 diocesi, il gap sarebbe pari ai 2 miliardi. La conferenza episcopale degli Stati Uniti ha scelto di non commentare, mentre l’esperto Jack Ruhl, che si occupa del monitoraggio delle finanze cattoliche da un decennio, ha definito la cifra “realistica”.

LA CATASTROFE DI BOSTON

Proprio la diocesi di Boston è tra quelle dove la situazione è più complessa. Già da sei anni ha alzato “l’età pensionabile” dei preti, decurtando anche le prestazioni pensionistiche, causando le proteste (per nulla silenziose) di alcuni sacerdoti. L’arcidiocesi (che non commenta i dati della Reuters) sta tentando di mettersi in sesto, e i risultati sembrano dar ragione: il deficit del fondo previdenziale ammontava a 60 milioni di dollari nel 2009, mentre nel 2014 era di 42 milioni.

LA SITUAZIONE A PHILADELPHIA, DOVE SI ATTENDE IL PAPA 

A Philadelphia, la città che ospiterà l’Incontro mondiale delle famiglie, con la messa di Papa Francesco in programma il 27 settembre, il deficit è di 80 milioni. Ai pensionati è stato chiesto un contributo per continuare a vivere nelle case di proprietà della Chiesa.


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