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F-35, ecco il primo volo dei piloti italiani

Il programma F-35 compie un altro passo. Due piloti italiani del reparto sperimentale volo di Pratica di Mare, hanno completato ieri il loro primo volo di addestramento nel velivolo di Lockheed Martin dalla base Luke, in Arizona.

LE CARATTERISTICHE

Si tratta di un evento “rilevante” – secondo fonti dell’Aeronautica – soprattutto perché mette in evidenza uno degli aspetti principali del programma internazionale: quello della “cooperazione”. I due piloti italiani hanno volato rispettivamente in un F-35 di Camberra e in uno americano. A coadiuvarli da terra, un istruttore dell’Air Force Reserve. Mentre due piloti statunitensi del 61° Fighter Squadron erano in aria al fianco di quelli della Penisola per guidarli. Il team di manutenzione era composto invece da contractor di Lockheed Martin e da un ufficiale di collegamento di manutenzione australiano.

COSA CAMBIA

​Il programma di Lockheed Martin prevede che gli Stati che vi aderiscono offrano assetti che facciano volare tutti i piloti, a prescindere dalla loro nazionalità. Un modo per testimoniare, secondo gli esperti, come lo sviluppo non riguardi solo il velivolo in sé, ma anche la partnership tra i Paesi partecipanti. I due sperimentatori della Penisola, si legge in una nota della base Usa Luke, “hanno iniziato la fase di formazione accademica il 21 settembre”. E questa ha comportato “circa 90 giorni di studio in aula e al simulatore, sotto la supervisione del 56° Training Squadron”. Dopo si è passati al volo.”I nuovi piloti saranno formati in un ambiente in cui imparano a lavorare senza problemi con le altre nazioni, sia da un punto di vista pratico sia su una base tattica”, con “una perfetta integrazione” e interoperabilità, ha spiegato uno dei piloti italiani, che una volta tornato a casa contribuirà a sua volta allo sviluppo di programmi di formazione per le nostre forze aeree.

LE ALTRE NOVITÀ

Non è questa l’unica novità recente del programma, a cui partecipa il gruppo italiano Finmeccanica. Il 7 settembre, aveva raccontato Formiche.net, “il primo F-35 in versione convenzionale (CTOL) italiano ha volato a Cameri”. Il volo, “il primo effettuato da un F-35 costruito fuori dagli Stati Uniti”, durò “circa 85 minuti” ed avvenne “sulla base dell’Aeronautica Militare, sede della linea di assemblaggio finale e futuro centro euro mediterraneo per le attività di MRO&U (Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade) degli F-35”. Protagonista “AL-1, che lo scorso 2 giugno aveva effettuato l’accensione del motore e che entro l’anno sarà consegnato all’Aeronautica”. Un secondo velivolo “sarà consegnato nel 2016, un terzo nel 2017, mentre nel 2018 saranno consegnati dalla FACO 3 F-35, seguiti da 5 nel 2019 e altrettanti nel 2020”.
Mentre il 29 luglio, nei cieli della regione High Desert, in California, un’aerocisterna Boeing KC-767 dell’Aeronautica Militare effettuò il rifornimento in volo di un caccia F-35 della US Air force. Un’operazione di carattere sperimentale, ma che ebbe esito positivo.

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