Mehdi ben Nasr si era nascosto in un barcone tra duecento profughi e ha attraversato il Mediterraneo fino ad entrare in Europa. Una volta arrivato in Sicilia, il 4 ottobre, ha chiesto asilo politico sotto falso nome: “Mi chiamo Mohamed Ben Sar, sono un perseguitato politico e voglio chiedere asilo per andare in Nord Europa dove ho alcuni parenti. Aiutatemi”. Con queste parole l’uomo di 38 anni ha ingannato le autorità italiane. Secondo le indagini, era alla guida di una cellula terroristica legata ad Al Qaeda e aveva intenzione di compiere attentati in territorio europeo.
IL PRECEDENTE
Il jihadista, apparentemente innocuo, lavorava come muratore. Finché alcune sue conversazioni con terroristi di Damasco sono state intercettate. Nelle registrazioni, scambiava istruzioni e contatti con altri membri dell’organizzazione. Ben Nasr è di origine tunisina. Il Daily Mail sostiene che è stato arrestato già nel 2008 e, nell’occasione, è stato processato e condannato a sette anni di reclusione, che sono stati terminati l’anno scorso. Era stato catturato durante un’operazione congiunta condotta da Regno Unito, Francia, Portogallo e Italia. La polizia gli sequestrò materiale tossico, esplosivo e alcuni manuali di Al Qaeda.
LA PENA
La polizia di Agrigento, si legge sul Giornale, spiega che “il 7 ottobre del 2015, quattro cittadini stranieri di cittadinanza tunisina” sono stati arrestati con l’accusa favoreggiamento “dell’immigrazione illegale”. L’uomo è stato poi riconsegnato alle Forze di sicurezza di Tunisi.
TERRORISTA PERICOLOSO
Per l’Independent, Ben Nasr “è uno dei terroristi più pericolosi che abbiano operato in Italia”. È considerato un esperto di esplosivi e fungeva da contatto per le organizzazioni che reclutano jihadisti provenienti dalla Siria, Iraq e Afghanistan. Alcuni leader europei negano che le organizzazioni terroristiche islamiche usino le tratte dell’immigrazione per infiltrare propri membri, ma questo fatto di cronaca, rilevano alcuni esperti, dimostrerebbe esattamente il contrario.