Nuova sfida per lo stilista Ermanno Scervino: vestirà la Nazionale Italiana di Calcio fino al 2018. L’accordo per il disegno della divisa ufficiale è stato siglato con la Figc a Palazzo Vecchio. Gli Azzurri indosseranno per la prima volta la maglietta Scervino agli Europei di calcio.
IL PRECEDENTE AZERO
Dal 2012, in concomitanza con i Giochi Olimpici di Londra, lo stilista fiorentino veste le squadre dell’Azerbaigian. Tagli moderni, gonne e jersey di cotone con una reinterpretazione della bandiera azera hanno fatto parte della divisa. “È un onore essere stati scelti dalla Repubblica dell’Azerbaigian come testimoni dell’eccellenza del Made in Italy, che coniuga creatività, ricerca e tradizione per offrire soluzioni innovatrici e contemporanee… Molti sportivi dell’Azerbaigian sono passati alla storia… è un campo che invia messaggi alla gente giovane oltre le frontiere”, ha detto lo stilista.
STILE ITALIANO
Sul sito di Ermanno Scervino è stata annunciata una nuova collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale dell’Azerbaijan. La firma vestirà gli atleti della Nazionale azera in occasione dei primi Giochi Europei in programma a Giugno 2015 a Baku: “Giacche in jersey “punto Milano” stretch nei toni dark bluette per il set formale maschile e femminile. Il blazer femminile, con una vestibilità slim, è stampato patchwork con motivi d’ispirazione tratti dai preziosi tappeti tradizionali Azeri e personalizzato con la scritta Baku – si legge sul sito -. La variante maschile è impreziosita da un bottone in finitura oro lucido con il simbolo Azero del melograno, richiamo ad una delle mascotte della kermesse sportiva”.
LOOK DA FIRST LADY
Così come Scervino ha vestito la first lady dell’Azerbaijan, Mehriban Alieva, lo stilista si occupa regolarmente del look di Agnese Landini, moglie del presidente del Consiglio Matteo Renzi. “La vesto da sempre. Che dire del suo stile? Beh, lei sa vestire”, ha detto lo stilista Ermanno Scervino in un’intervista a Quotidiano.net. Professoressa precaria, Agnese Renzi non ha voluto trasferirsi a Roma per seguire il marito. Ma quando si tratta di accompagnare Renzi agli eventi ufficiali Agnese si mette nelle mani di quello che è il suo stilista di fiducia e amico. Per ricevere Michelle Obama all’Expo, negli incontri con David Cameron o Angela Merkel, nel tour asiatico, Agnese ha sempre scelto la firma Scervino.
GLI INIZI
Nato come firma nel 1999 e come marchio nel 2000, Ermanno Scervino è la maison di moda preferita di Renzi da quando era sindaco di Firenze. L’azienda è stata fondata da Ermanno Scervino con l’imprenditore Toni Scervino. In un’intervista pubblicata dalla rivista spagnola Hola, in occasione della recente apertura del negozio a Barcellona, Ermanno Scervino ha confessato che da quando aveva 10 anni si è voluto dedicare al mondo della monda e all’immagine. Si è laureato in Architettura, “ma io non sono lavorare come architetto. La mia famiglia voleva che io mi dedicassi ad un altro lavoro, ma non posso cambiare. Non so fare altro”.
ISPIRAZIONE E TENDENZE
A ispirare Scervino è l’icona della moda Coco Chanel. In quanto a stile e tendenze, Scervino manifesta una certa ammirazione per l’Inghilterra: “Lo sguardo inglese, la tradizione rinnovata. In questo momento definisco il mio stile come ‘royal rock’, come il ‘camel’ in versione molto moderna e molto rock. Mi piace lavorare questo concetto”.
IL BUSINESS
Presente a Roma, Milano, Londra, Parigi, Madrid e Barcellona, il marchio Scervino conta sulla qualità made in Italy ma ha una dimensione globale. I negozi sono più di 40 in diversi Paesi. Il marchio è diventato importante nei mercati in Russia, Cina e Stati Uniti. Scervino è molto amico del magnate Mikhail Kusnirovich e della moglie Ekaterina Moiseeva. Da San Pietroburgo a Kiev, le barriere politiche poco contano quando si tratta di moda. “Gli Stati Uniti sono un mercato che non possiamo ignorare. L’operazione lì si è accelerata per approfittare la situazione del dollaro, quasi allineato all’euro. così è più facile esportare”, ha detto Toni Scervino. Il piano del gruppo prevede raggiungere 20 milioni di euro di vendite entro il 2017. Nel 2014 è aumentato del 5%, arrivando a 100 milioni di euro di fatturato. “Il nostro lavoro ci piace troppo: non abbiamo soltanto un brand – ha aggiunto Toni Scervinio – ma una realtà fatta di una grande manualità italiana. Non venderemo il marchio”.