Ho ripetuto tante volte che non sarò mai politicamente corretto, perché esserlo significherebbe non prendere mai posizione, essere neutro, sottrarsi a ogni responsabilità! Mi piace pensare che il buon Dante Alighieri, oggi, condannerebbe senza appello gli alfieri del politically correct a marcire nel suo Antinferno inseguendo senza requie un’insegna, tormentati da vespe e mosconi. Poiché non ci tengo a finire nei gironi e tra le pagine della Divina Commedia, agisco e, qui di seguito, enuncio il mio decalogo per vincere, per crederci, per cambiare e, soprattutto, per farlo… now! Alcune semplici regole per alimentare il fuoco che abbiamo dentro, che udite udite… ho mutuato da quelle utilizzate dagli alcolisti anonimi! Sì, avete capito bene: per guidare il cambiamento ho pensato di attingere proprio da lì.
Primo: Le persone cambiano solo quando sono pronte. Secondo il metodo degli alcolisti anonimi, «toccare il fondo» è spesso la scintilla per cambiare.
La crisi che viviamo ci ha fatto raschiare il fondo; è, quindi, ora di agire senza tentennamenti! now!
Secondo: È necessario sostituire vecchie abitudini con abitudini nuove. Aver ignorato il potenziale del Web o, comunque, averlo sottovalutato è stata una scelta negativa; è ora di concentrarsi e spendere tutte le energie nel Web e per il Web!
Terzo: Il supporto dei pari è necessario per cambiare. Uno dei metodi più efficaci per cambiare è quello di mettere insieme persone con le stesse problematiche. A teorizzarlo, pensate, fu il medico Joseph Boston, già nel 1905. Per capire se investire tutto sul Web basta parlare con dieci amici che lavorano solo nel mondo reale: ascolterete da loro un pianto greco, lagnanze e lamentazioni infette dei germi di una crisi sempre più profonda e persistente. Quindi, imbocchiamo la strada giusta per una scelta attuale e vincente!
Quarto: Gli sponsor accrescono l’impegno e stimolano i risultati. Gli alcolisti anonimi affiancano ai nuovi arrivati dei membri esperti, detti «sponsor». Questo aumenta la capacità di entrambi di restare sobri, perché da una parte lo sponsor tiene a dimostrare di avercela fatta, di essere un vero campione, mentre dall’altra l’affiancato inizia una personale e naturale competizione.
Avete già capito: abbiamo bisogno di uno sponsor, di una guida. Perciò, affrettiamoci a cercarla. Nel Web, di strade per il successo ce ne sono tante; intercettiamole e incamminiamoci su di esse.
Quinto: Una comunità senza gerarchie stimola il cambiamento. Gli alcolisti anonimi sono famosi per la loro organizzazione orizzontale, che aumenta la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti e il senso di reciprocità nelle relazioni. Cosa c’è di più democratico del Web? Insieme si sta meglio, si vince, ci si parla e si ascolta, ci si aiuta e si è più felici. Ecco la patria della meritocrazia e della verità.
Sesto: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Gli studi dimostrano che chi ha un caro amico o un parente che beve ha più possibilità di diventare alcolista. Penso che, se ci leghiamo a persone scettiche, che non credono che il Web sia il paradiso, allora anche per noi non lo sarà mai. Quindi iniziamo a parlare, confrontarci, lavorare e collaborare con chi, sul Web, ce l’ha fatta, e sicuramente ce la faremo anche noi!
Settimo: Il segreto è una continua introspezione. Gli alcolisti anonimi, all’inizio del loro programma di recupero, esaminano innanzitutto il proprio comportamento e iniziano a cercare di cambiare se stessi.
Iniziamo a desiderare grandi cose e a cercare di realizzarle in breve tempo; la mente ci porterà a un’unica soluzione: il Web. ottavo: È importante cambiare le abitudini. Per gli alcolisti anonimi, rimodulare, reinventare e creare corto-circuiti è necessario per alimentare l’immaginazione e la creatività. Iniziamo anche noi a far correre la mente, a vederci in luoghi diversi dai soliti, impegnati e coinvolti in un lavoro e in situazioni che non avremmo mai immaginato. Questo è un primo passo per intraprendere il viaggio verso il cambiamento del Web!
Nono: Riconoscere i piccoli successi. Agli alcolisti anonimi viene detto di combattere l’ansia da prestazione. Durante le riunioni, ai membri non viene mai chiesto di non bere più, poiché l’obiettivo risulterebbe lontano e irrealizzabile. Agli alcolisti viene chiesto di non bere durante quel giorno, e ogni giorno da sobrio viene riconosciuto come un piccolo traguardo. Anche noi non dobbiamo pensare di scegliere il Web e basta, identificandolo come unico cambiamento di vita, bensì, semplicemente, dobbiamo considerarlo come una grande occasione, viverlo e investire su di esso ora. Sì, proprio now!
Decimo: Puntare al miglioramento, non alla perfezione. Il 90% degli ex alcolisti a un certo punto ha una ricaduta.
Nulla di strano, se si considera che il cervello di un alcolista associa un ampio numero di stimoli sensoriali alla dipendenza: l’odore dell’alcol, il tintinnio di un bicchiere o atteggiamenti particolari.
La presentazione del libro si terrà mercoledì 18 novembre alle ore 14.45 a Palazzo Montecitorio, sala Salvadori (ingresso via Uffici del Vaticano 21)