Le anime candide della sinistra italiana hanno già descritto prossimi scenari apocalittici in Francia? I nostri commentatori liberali da microfono e comparsate televisive hanno già ricordato che Marine Le Pen è in sintonia e comunella con quel diavolo guerrafondaio, sanguinario, antidemocratico e pure ladro di Vladimir Putin? Insomma, hanno già scritto a proposito del bieco ed ignorante populismo di cui è permeato il suo consenso ed il successo elettorale del partito?
Da oltre venti anni cantano tutti i giorni le lodi alla democrazia, dell’incubo della deriva autoritaria ma continuano a narrare la realtà dell’Europa Unita non per quello che è ma per come loro vorrebbero che fosse anche a prescindere dalla volontà popolare, negando l’evidenza del fallimento delle politiche sociali ed economiche adottate negli ultimi anni.
E paradossalmente, insieme, quattro gatti liberali da salotto e nostalgici comunisti in cerca d’autore finiranno per far sì che una pletora di burocrati a Bruxelles contribuiscano davvero a far consegnare il Belpaese italico in mano a bimbiminkia dilettanti o a variegate felpe di indubbia capacità espressiva ma di modesto spessore e contenuto.
Complimenti quindi alla Signora francese che si prende i voti, buona fortuna a noi e meno male che è Natale per distrarci un po’. Auguri!