Riflettiamo ancora sul caso delle quattro banche dell’Apocalisse. In Italia i risparmiatori e gli investitori sono tutelati da meticolose normative. Per esempio, è necessario rispondere ad un accurato questionario che dovrebbe accertare la consapevolezza del cliente di intraprendere un investimento a rischio. Il fatto è che di solito l’investitore risponde affermativamente anche a domande di cui non comprende il significato, perché l’operatore gli dice che altrimenti non gli sarebbe consentito di compiere l’affare che gli è stato proposto. Qui dovrebbe scattare un primo campanello di allarme, ma il risparmiatore non ci bada. Ogni investimento, poi, è corredato di un contratto pieno di clausole che non vengono mai lette e che nascondono invece numerose insidie. Tutto ciò premesso, al dunque, ci sono numerose carte firmate da persone maggiorenni dotate sia di capacità giuridica che di agire. Dove stanno l’errore, la violenza e il dolo? Che cosa può fare, allora, lo Stato in tali circostanze? Forse adottare regole più semplici e trasparenti. Ma la responsabilità individuale non può diventare un optional.
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A noi Marine Le Pen “ci fa un baffo” con il suo 30% scarso. Se in Italia si mettessero insieme le forze antisistema (essere antisistema significa mettersi contro la Ue, le sue regole e la moneta unica) M5S, Lega Nord e FdI si avvincerebbero pericolosamente alla metà dei voti, a stare almeno ai sondaggi. Esistono forse delle differenze sostanziali tra questi partiti e movimenti? A me non sembra.
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Il governo decide unilateralmente di incrementare il deficit sfidando apertamente la Ue. Se anche i Paesi più responsabili si mettono su questa strada le prospettive non sono buone per niente.
