Francesca Balzani è il vero candidato della sinistra milanese, quella liberale (o radical chic, secondo i detrattori), quella autonoma dal renzismo e Roma. E’ quello che dicono i sostenitori dell’assessore della giunta Pisapia che ha ricevuto anche l’appoggio del primo cittadino Giuliano Pisapia.
AL VOTO
Le Primarie del centrosinistra a Milano non hanno ancora dato il loro verdetto, nel capoluogo meneghino infatti i seggi saranno aperti domani e dopodomani, ma a giudicare da chi ha sostenuto la candidatura del vicesindaco nel corso di questa breve (ma intensa) campagna elettorale si può dire che la Balzani è la donna (l’unica in corsa) che può andare a mangiare il kebab con il tubino nero e il sushi con la kefia.
E’ LA CONTINUITA’
Lo slogan della sua campagna elettorale è emblematico, quel “Punto e avanti” fa capire subito che la Balzani è il volto della continuità, è il delfino di Giuliano Pisapia che ha l’ha fortemente voluta a Palazzo Marino nel 2013 come assessore al Bilancio e quasi un anno dopo le ha donato lo scettro di sua vice. E infatti, Pisapia sta dalla parte di Francesca. Lo ha detto pubblicamente qualche giorno fa al Teatro Elfo Puccini ma in città si vociferava già da tempo. Neppure la discesa in campo di Pierfrancesco Majorino ha fatto vacillare le certezze dell’attuale sindaco sulla Balzani. Ma lei, Balzani, lo sa bene che per il primo cittadino non è stato facile voltare le spalle al suo assessore alle politiche sociali e così per non scontentare nessuno non ha perso tempo e ha promesso a Majorino che se diventasse sindaco di Milano, lui ne farà le veci. Al Teatro Puccini, oltre a Pisapia, il Pd (quello milanese) schierava tutta la formazione delle primarie del 2011. C’era infatti Stefano Boeri, architetto di fama internazionale ed ex assessore alla cultura della giunta Pisapia, c’era il costituzionalista Valerio Onida che dal palco ha tessuto le lodi della Balzani. E la giunta Pisapia? E’ andata in frantumi con la sua candidatura. Qualcuno si è schierato con Sala (Pierfrancesco Maran, Carmela Rozza, Cristina Tajani, Daniela Benelli, Chiara Bisconti, Marco Granelli e Franco D’Alfonso), qualcuno con Majorino (Filippo Del Corno) pochi con la Balzani (Alessandro Balducci e Francesco Cappelli restano indecisi).
IL MONDO DELLA CULTURA
Ad appoggiare il vicesindaco che aspira alla poltrona di sindaco ci sono infatti il giornalista Gad Lerner, il professore Nando Dalla Chiesa, la giornalista Bice Biagi e il presidente del Fai Giulia Maria Crespi. Lerner e Dalla Chiesa erano in prima fila anche all’evento al Puccini, probabile che a convincerli sia stato lo stesso Pisapia che pare credere nella candidatura della Balzani quasi più di quanto abbia creduto nella sua all’epoca. Sembra inoltre che anche l’editore Urbano Cairo abbia preso parte ad alcuni incontri organizzati per aiutare la Balzani a compiere l’ardua impresa ma alla fine non sembra essersi mai così tanto esposto. Chi invece pare si sia molto esposto, sempre nel campo dell’editoria, è Alessandro Dalai.
GLI ALTRI
Se quindi il vicesindaco può contare sulla cultura non può fare lo stesso con la finanza. Piazza Affari e dintorni pare pullulino di suppoters di Sala, fortemente sponsorizzato dai toscani in trasferta romana. Ma, perché c’è un ma, qualcuno come Francesco Micheli, presidente di Mito, pare appoggi la Balzani, seppur si dica che Micheli abbia incontrato alla vigilia del voto anche Majorino. Qualche settimana fa però, Lettera43 vociferava in merito a una cena tenutasi proprio a casa del finanziere Micheli alla quale avrebbero preso parte molti personaggi influenti, tra gli altri: Marco Tronchetti Provera, Giovanni Bazoli, Ornella Vanini, Severino Salvemini, Piergaetano Marchetti , Manfredi Catella di Hines e Cesare Rimini, oltre a Boeri e Cairo. Chi invece non ha avuto bisogno di convincimenti è l’economista Francesco Giavazzi: avrebbe avvallato la candidatura della Balzani senza alcuna remora. Come anche ha fatto quel che resta del partito Sel in Lombardia.