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Ecco il programma a 5 Stelle per Palazzo Chigi

Di Vito Crimi
GIANROBERTO CASALEGGIO

Dopo mezzo secolo di devastazione sociale, culturale ed economica, l’Italia è pronta a cambiare? Dopo decenni di malgoverno, di politici concentrati più sulla conservazione del potere e delle poltrone che sul perseguimento del bene comune, il nostro Paese è pronto ad accogliere il cambiamento? Sì, l’Italia è pronta. Ma fino a oggi nessuno era riuscito a imporsi come alternativa credibile ai responsabili del declino. Nessuno sembrava in grado di tagliare il cordone ombelicale con il malaffare, le clientele, le lobby, la criminalità organizzata e i piazzisti di riforme un tanto al chilo. Per vincere la rassegnazione e avviare una rivoluzione culturale era necessaria una forza politica esterna al sistema degradato, e che provenisse dal basso. Oggi c’è e si chiama Movimento 5 stelle. Tanto forte e virtuosa da riportare in vita ciò che i partiti avevano tentato di soffocare, ovvero le speranze, le idee, i valori di un Paese. Il suo desiderio di futuro.

Con il M5S all’interno delle istituzioni, il Paese sta riscoprendo il valore più alto e irrinunciabile: l’onestà. Ma onestà non significa soltanto non commettere reati. Onestà vuol dire lealtà e consapevolezza di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Vuol dire perseguire l’interesse collettivo anziché il proprio tornaconto personale. Vuol dire rispetto dell’ambiente e delle persone che ci circondano. È questa l’onestà che tornerà di moda con il futuro governo a 5 stelle. Un governo a 5 stelle è un governo che non si piega alle pressioni delle lobby. I suoi rappresentanti non saranno legati tra loro dal consociativismo che ha caratterizzato gli ultimi governi, né da interessi e sostegni reciproci a discapito delle proprie idee. Sarà, invece, proprio un’Italia delle idee, delle buone idee, in grado di superare le ideologie e i pregiudizi di destra e di sinistra.

Il M5S è costruito sulle idee. Il cittadino vota M5S non per i nomi o per i volti. Vota le idee. E ha la certezza che queste saranno difese senza alcun compromesso. Le idee sono il collante, non le relazioni tra persone. Ciò consente di essere refrattari alla corruzione e alla criminalità. Sarà un’Italia della coerenza, dei fatti che seguono le parole. Il M5S ha dimostrato di essere coerente: fa ciò che dice e non mira a voti facili con promesse e annunci vani. Avevamo promesso che ci saremmo dimezzati gli stipendi. Fatto. Avevamo promesso che avremmo rinunciato ai rimborsi elettorali, che avremmo restituito e rendicontato fino all’ultimo centesimo. Fatto. Rispettare gli impegni è il modo migliore che abbiamo per onorare chi stiamo servendo, ovvero i cittadini.

Nell’Italia a 5 stelle saranno eliminati privilegi e auto blu, vitalizi e benefit, e tutto ciò che fino a oggi ha allontanato i politici dai cittadini e dalla realtà. Sarà l’Italia della dignità: il governo 5 stelle assegnerà i ruoli chiave esclusivamente per merito e non per soddisfare gli appetiti consociativi o per ricompensare le fedeltà. Sarà un’Italia in cui nessuno rimarrà indietro. Ci occuperemo degli ultimi come fossero i primi, garantendo a tutti il diritto al reddito. Nell’Italia a 5 stelle il lavoro nobilita, non schiavizza e chiunque contribuisca allo sviluppo culturale, educativo, artistico, scientifico, economico del Paese ha diritto a vivere dignitosamente. È necessario slegare il lavoro dal reddito: più la tecnologia progredirà e meno posti di lavoro ci saranno.

Nell’Italia governata dal Movimento 5 stelle sarà istituito il reddito di cittadinanza e la giustizia potrà fare finalmente il suo corso: chi ruba, chi delinque, chi sottrae risorse alla comunità sarà punito e costretto a restituire il maltolto. La piccola e media impresa sarà al centro dell’economia. Solo così potremo ricostruire quel tessuto economico e sociale che è nelle corde del Paese. Le Pmi sono una realtà a misura d’uomo: producono ciò che serve, nel rispetto dell’ambiente e delle persone e non guardano al solo profitto, ma al benessere collettivo. L’impresa che drena risorse per concentrarle nelle mani di pochi impoverisce i suoi stessi clienti. Sarà un’Italia democratica, con referendum senza quorum per garantire la partecipazione dei cittadini. Sarà un’Italia in corsa verso l’autosufficienza energetica, che progressivamente abbandonerà i combustibili fossili per dedicarsi alla riduzione dei consumi e alle energie rinnovabili. Sarà l’Italia del trasporto pubblico efficiente e puntuale.

Non sarà l’Italia delle grandi opere, ma delle opere necessarie, le risorse destinate alle prime saranno trasferite alle opere di messa in sicurezza del Paese. Sarà l’Italia della scuola pubblica, perché la scuola è un diritto e non può essere lasciata ai privati. Il futuro del Paese si fonda sulla formazione delle nuove generazioni, sulla loro creatività, ingegno, capacità. Affidarsi ai privati significa negare alle nuove generazioni basi solide e principi di uguaglianza, libertà, solidarietà, onestà e rispetto per l’altro e per l’ambiente in cui si vive. Sarà un’Italia che combatte i conflitti d’interesse con norme serie e definitive e non li considera incentivi per fare carriera in politica.

Nell’Italia a 5 stelle il finanziamento pubblico ai giornali e l’ordine dei giornalisti verranno soppressi e la riforma della Rai le restituirà il suo ruolo di servizio pubblico, eliminando le lottizzazioni. L’informazione non dovrà compiacere la politica o i potenti di turno. Sarà anzi libera di raccontare i fatti, contribuendo alla consapevolezza e allo spirito critico del Paese.

(Articolo uscito sull’ultimo numero della rivista Formiche)


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