Mercoledì 24 febbraio Tawfik Okasha, un parlamentare, ha ricevuto a casa sua, per una cena, l’ambasciatore Haim Koren. Nulla di strano, se non fosse che il primo è un membro del Parlamento egiziano e il secondo l’ambasciatore israeliano al Cairo.
Ecco come è andata la vicenda che ha recentemente coinvolto Tawfik Okasha.
LE RELAZIONI TRA I DUE STATI
Sebbene nel 1977 Sadat dichiarò di fronte alla Knesset (il Parlamento israeliano) di essere disposto a raggiungere un accordo di pace con lo Stato ebraico – premessa dei successivi accordi di Camp David e, soprattutto, della pace separata del 1979 – le relazioni tra i due Stati sono sempre state controverse. L’audace scelta non solo non fu condivisa dall’opinione pubblica egiziana, che ha sempre rifiutato la normalizzazione dei rapporti con lo storico nemico, ma all’epoca costò all’Egitto anche l’isolamento geopolitico.
OKASHA, UN PERSONAGGIO CONTROVERSO
Ex membro del National Democratic Party – lo stesso di Mubarak – Okasha è anche presentatore televisivo e proprietario del canale satellitare Fareaeen. Personaggio poliedrico e senza dubbio controverso, Okasha non ha mai fatto mistero di ritenere che una cospirazione americo-sionista stia cercando di destabilizzare l’Egitto. Allo stesso tempo, però, come ricorda Al Arabiya in un recente articolo sul caso, Okasha, nel 2015, ha incitato il Primo Ministro israeliano – Benjamin Netanyahu – a bombardare l’Iran: “Abbiate fede in Dio e bombardate l’Iran. Noi siamo con voi. E qualora aveste bisogno di rifornire i vostri aerei, noi vi supporteremo”. Come scrive Al Jazeera, Okasha ha anche salutato con un applauso l’operazione “Margine Protettivo”, lanciata da Israele nella Striscia di Gaza nel luglio del 2014. A dicembre dello scorso anno, poi, il suo canale è stato oscurato per sei mesi, per via di dichiarazione diffamanti sull’apparato di sicurezza egiziano.
LE ACCUSE
Data la complessità della situazione, l’invito a cena è costato a Okasha aspre critiche da parte dalla maggioranza dei suoi colleghi, come riporta in maniera minuziosa un recente articolo del quotidiano egiziano Ahram. “Mostafa Bakry, parlamentare e presentatore TV, che anch’esso sposa la teoria della cospirazione americo-sionista, ha definito il comportamento di Okasha un tradimento indimenticabile, una vergogna”. “Hamdi El-Konayesi, veterano della radio egiziana […] ha etichettato il comportamento di Okasha inaccettabile”.
Come scrive sempre Ahram, che sta dando notevole visibilità al caso, l’indignazione dei colleghi è stata talmente tanta che, domenica scorsa, Okasha è stata costretto a riferire di fronte al Parlamento, riunito in seduta comune, perché sottoposto a interrogazione parlamentare. E mentre Okasha forniva la propria versione dei fatti, il più anziano membro del Parlamento egiziano, Kamal Ahmed, lo colpiva con una scarpa. Vi chiederete come questi ha giustificato il gesto? “Volevo inviare al Governo israeliano un messaggio forte da parte del popolo egiziano, e cioè che una normalizzazione dei reciproci rapporti è inaccettabile”, scrive Ahram.
Il gesto del lancio della scarpa è diventato virale e, stando a quanto spiegato da Al Arabiya, i Social Media avrebbero cominciato a paragonare Ahmed a Muntathar al-Zaydi, l’Iracheno divenuto famoso per aver colpito, nel 2008, l’allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush con una scarpa, durante una conferenza stampa tenutasi a Baghdad, dicendo “questo è un bacio di addio da parte del popolo iracheno, cane”.
LE MOTIVAZIONI DI OKASHA
Nonostante l’incidente della scarpa, Okasha non si è lasciato intimorire e ha proseguito nel fornire la propria versione dei fatti.
A tal proposito, Ahram scrive: “Okasha ha affermato di aver informato i servizi di sicurezza egiziani circa l’incontro con l’Ambasciatore israeliano con quattro giorni di anticipo”.
Il Jerusalem Post è più dettagliato nel dare la versione dei fatti fornita da Okasha. Secondo la testata israeliana, infatti, Okasha non solo avrebbe notificato la questione della cena con anticipo, ma lo avrebbe fatto, per giunta, pubblicamente, durante la conduzione del suo TV Show Egypt Today. Prosegue il Jerusalem Post, nel riportare la difesa di Okasha: “Noi Egiziani soffriamo di schizofrenia. Non è la nostra polizia a garantire la sicurezza dell’Ambasciatore israeliano? Non sono impegnati anche i nostri servizi di intelligence nella sua tutela? L’incolumità dell’Ambasciatore israeliano non è quindici volte più importante di quella dei nostri ambasciatori residenti in Egitto? La presenza di un ambasciatore israeliano al Cairo non è il risultato del mutuo riconoscimento tra Egitto e Israele?”
Ma quale sarebbe stato il motivo della sventurata cena? Sebbene le male lingue non abbiano esitato a gridare all’alto tradimento, Okasha avrebbe organizzato la cena per discutere di affari, riguardanti l’Egitto, sia chiaro. Okasha ha dichiarato che scopo della cena era chiedere la mediazione diplomatica israeliana, nella diatriba con l’Etiopia, in merito alla costruzione della cosiddetta diga del rinascimento in Etiopia. L’Egitto, infatti, teme da tempo che la costruzione della diga possa ridurre notevolmente l’afflusso di acqua di cui il Paese dispone grazie al Nilo.
L’ESPULSIONE DAL PARLAMENTO EGIZIANO
Le spiegazioni fornite da Okasha, tuttavia, sono valse a poco. Tre giorni dopo esser stato chiamato a riferire in Parlamento, 465 membri su 595 hanno votato in favore della sua rimozione dall’incarico.
Stando a quanto scritto dal Jerusalem Post, questa la motivazione data dal Parlamento: “Okasha ha perso la fiducia dell’Egitto e, in particolare, quella dei suoi elettori. Il suo atto, inoltre, è stato irrispettoso nei confronti del sangue versato dai martiri egiziani”. Sempre secondo il Jerusalem Post, un sondaggio condotto dal sito egiziano Barlami ha evidenziato che il 90 per cento degli Egiziani si sono dimostrati contrari all’incontro tra Okasha e Koren.
Espulso dal Parlamento senza nemmeno aver avuto modo di replicare, la risposta di Okasha non è tardata ad arrivare. Appena quattro ore dopo l’espulsione, l’oramai ex parlamentare ha annunciato pubblicamente la chiusura del suo canale Tv, con conseguente vendita dello stesso.
Mentre l’Egitto tutto sembra essersi accanito contro Okasha, Israele spezza una lancia in suo favore. The Jourdan Daily ha riportato le dichiarazioni rilasciate dalla missione diplomatica israeliana al Cairo, secondo cui l’incontro Koren-Okasha sarebbe stato un “successo”. “Le due parti hanno concordato sul rimanere in contatto e proseguire la cooperazione”, prosegue The Jourdan Daily. Secondo il Jerusalem Post, l’ambasciatore Koren, ai microfoni di Army Radio, avrebbe dichiarato che, sebbene fosse rimasto sorpreso dall’invito a cena, “quando un membro del Parlamento egiziano è interessato a promuovere i mutui interessi di Israele ed Egitto, noi, chiaramente, accogliamo l’invito e cerchiamo di capire che cosa questo implichi.”