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Terrore a Bruxelles, tutti i dettagli

Nel pomeriggio di martedì, la polizia ha condotto un blitz anti terrorismo in un appartamento di Bruxelles. Dopo l’attacco di Parigi del 13 novembre, di cui sono stati individuati quasi tutti i responsabili, in Belgio si sono svolte diverse operazioni di questo genere, che hanno portato alla cattura di diversi elementi sospettati di avere ruoli e collegamenti nel mondo del jihad e nella pianificazione diretta dell’attacco nella capitale francese.

_88784555_brussels_shooting_624mapL’operazione si è svolta a Forest, a Bruxelles ovest, non lontano da Anderlecht e dal quartiere di Molembeek, diventato celebre perché luogo di incontri, frequentazioni e covi degli attentatori che hanno colpito in Francia. Uno dei presunti terroristi è rimasto ucciso durante l’azione di polizia: “Un cadavere è stato trovato dopo la perquisizione della casa di rue du Dries. La sua identità non è ancora nota, ma in ogni caso non quella di Salah Abdeslam è”, ha detto il portavoce del procuratore – Abdeslam è uno dei due sospetti ancora in fuga dopo gli attacchi 13 novembre a Parigi.

I testimoni hanno raccontato alle autorità che nel momento in cui le forze speciali della polizia belga hanno fatto irruzione nell’appartamento, qualcuno ha aperto il fuoco. Almeno due uomini con collegamenti nel mondo jihadista sono in fuga, probabilmente ancora armati dei kalashnikov con cui hanno ferito tre degli agenti. Un giornalista della BBC presente sulla scena, dice che nelle ore successive al blitz, avvenuto più o meno all’ora di pranzo, si sarebbero uditi più volte colpi di arma da fuoco: da questi scontri sarebbe rimasto ferito un altro agente. Una vasta area è stata completamente isolata, con elicotteri che girano per proteggere e monitorare la situazione dall’alto: nella zona si trovano anche una scuola e un asilo, con oltre cento bambini dentro, chiuse per diverse ore durante le operazioni. Una o più persone si sarebbero nascoste in un appartamento di rue du Dries, la via dove è avvenuto il blitz iniziale. Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve, che ha confermato la versione dei terroristi asserragliati, ha anche dichiarato che unità specializzate nel contro terrorismo francese si trovano sul posto e collaborano con la polizia belga (un poliziotto francese sarebbe tra i feriti).

(Le foto sono prese da Twitter)

UN’AUTO ESPLOSA A BERLINO

Poco prima delle 10 di oggi, martedì 15 marzo, un’auto è esplosa nel quartiere Charlottenburg della capitale tedesca. L’uomo a bordo, probabilmente un turco, è morto per la detonazione, e non si sa se abbia lui stesso innescato il dispositivo con il fine di provocare un attentato, oppure era l’obiettivo dell’esplosione. La polizia ha detto che dalle prime indagini è emerso nell’auto un dispositivo simile ad un detonatore.

Per il momento non c’è alcune genere di collegamento tra quanto successo a Berlino e la sparatoria di Bruxelles.


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