Fibra ottica, diversificazione internazionale, consigli ai giovani. Di questo e di altro ancora ha parlato ieri sera l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, agli studenti della Luiss Business School.
L’ARRIVO IN ENEL
Il format dell’iniziativa è già indicato nel suo nome: Adesempio, per raccontare ai giovani esperienze e valori. Accanto al direttore della Luiss Business School Paolo Boccardelli e al presidente di Agol (Associazione giovani opinion leader) Pierangelo Fabiano, Starace ha ripercorso le principali tappe della sua vita, fin dall’infanzia quando – ha ricordato – era costretto a traslocare di città in città con la famiglia per seguire il padre ufficiale dell’esercito. Poi la scelta quasi casuale di iscriversi alla facoltà di Ingegneria nucleare, i tanti lavori e l’arrivo in Enel nel 2000.
LE SFIDE DEL CAMBIAMENTO
Le sfide da affrontare – ha evidenziato Starace, da due anni alla testa del gruppo – sono tante: “Nonostante i buoni risultati, c’è ancora molto da fare. Voglio rendere Enel l’utility mondiale maggiormente pronta a cogliere i cambiamenti e le innovazioni nel campo dell’energia”. E, ancora, l’organizzazione aziendale da rendere più veloce e dinamica: “Una cosa grossa non deve essere per forza lenta. Può anche essere agile e snella”. Una studentessa gli domanda del ruolo di Enel per estendere la fibra ottica nel Paese, Starace risponde che la società elettrica ha assunto l’impegno di portarla in 224 città italiane: “Ci sono poi altre città in cui non è presente la rete di distribuzione di Enel, le cui municipalizzate, però, ci hanno in molti casi già contattato, com’è avvenuto per Acea a Roma”. Infine – da un punto di vista più generale – ha affermato come l’industria privata, oggi, non possa che investire anche fuori dall’Europa per mantenere la sua preminenza: “Bisogna diversificare il più possibile sotto il profilo geografico per avere il maggior numero di opzioni”.
I CONSIGLI AI GIOVANI
Ai giovani che gli hanno chiesto un consiglio su come farsi largo nel lavoro e avere successo, ha risposto che, in primis, “è necessario seguire i propri talenti e alimentare i propri interessi”. E’ fondamentale, poi, avere “un capo che abbia voglia di rischiare e di investire sui suoi collaboratori”. Guai però a legare il proprio futuro personale ad un sola persona. “Non lo fate mai”, si è appellato ai ragazzi: “E’ un errore letale”. Quindi, un suggerimento su come affrontare le difficoltà, che arrivano sempre: “Bisogna anticiparle, gestirle con freddezza e non andare nel panico. Valutate cause ed effetti ed ogni singolo elemento in gioco”.
LE ESPERIENZE PROFESSIONALI E UMANE
“Ho avuto un solo nemico: la noia. Guardo con terrore al giorno in cui andrò in pensione”, ha scherzato Starace, che ha sottolineato come in Enel questo rischio non sia mai esistito. Infine, ha risposto alla domanda di una delle studentesse presenti all’incontro: “E’ molto più importante essere bravi che fortunati. La fortuna non ti assiste per sempre”.