Intorno alle 08:30 ora locale un bombardiere strategico B52 appartenente al 69th Expeditionary Bomb Squadron s’è schiantato al suolo sopra la
pista della base militare americana Andersen nell’isola di Guam, in Micronesia, Pacifico centrale. Tutti i sette piloti dell’equipaggio si sono messi in salvo senza conseguenze. Le cause dell’incidente sono state attribuite dal Pacific Command a guasti tecnici (ad uno stabilizzatore). Si tratta della seconda Fortezza volante a precipitare alla Andersen Afb: il 23 febbraio del 2008 un incidente simile aveva colpito un B52 Spirit (quella fu la prima volta in cui uno dei bombardieri di punta degli Stati Uniti è precipitato).
Il B52 era stato spedito nel Pacifico dal Nord Dakota, dov’è abitualmente di stanza lo squadrone cui appartiene, nell’ambito di una missione di “presenza” nell’area. Washington impiega i bombardieri strategici, in grado oltre che di un’enorme potenza di fuoco di trasportare ordigni atomici, come mossa di deterrenza sia nei confronti della Corea del Nord, che continua a portare avanti un programma nucleare militare nonostante i divieti delle Nazioni Unite, e sia con un compito meno esplicito di bilanciamento e sostegno agli alleati, contro le pretese territoriali della Cina sugli isolotti del Mar Cinese.
Bomber US B52, crashes in Guam, all crew safehttps://t.co/VS8dZ1v6UK
— Times of India (@timesofindia) 19 maggio 2016
Martedì il Pentagono ha reso noto che un ricognitore Ep3 Aries della US Navy è stato intercettato in cieli internazionale con un manovra di provocazione “fuori dagli accordi” (presi dalle due aviazioni nel 2015) da due caccia J11 cinesi armati durante una missione di routine nel Mar Cinese Meridionale: questi “incidenti” sono all’ordine del giorno, dato che Pechino sta conducendo una politica molto assertiva nell’area e gli Stati Uniti continuano a monitorare la zona, anche con passaggi di vari cacciatorpediniere prossimi alle coste degli isolotti contesi. I sorvoli di B52, come in precedenza degli B2, rientrano nell’ambito di queste operazioni di controllo, fatti ufficialmente passare come esercitazioni.
