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Finmeccanica, così Moretti va a caccia di commesse negli Usa con Leonardo

“Quello americano è un mercato in crescita, dove è bene stare per un gruppo come Finmeccanica”. Le parole usate di recente dall’amministratore delegato di Leonardo, Mauro Moretti, per confermare la decisione di mantenere il controllo di Drs Technologies, l’azienda statunitense dell’elettronica per la difesa comprata per 5,2 miliardi di dollari durante la gestione di Pierfrancesco Guarguaglini, spiegano le ultime mosse del gruppo presieduto da Gianni De Gennaro a caccia di nuove commesse anche oltreoceano per andare in contro alle esigenze della Difesa statunitense.

I NUOVI ELICOTTERI

In vista della gara che la Us Navy lancerà presumibilmente il prossimo autunno, Leonardo-Finmeccanica ha presentato al salone Navy League Sea-Air Space Exhibition che si è svolto a Washington dal 16 al 18 maggio, la variante del suo elicottero monomotore AgustaWestand AW119, e denominata TH-119. Il nuovo velivolo è dedicato a compiti di addestramento per i clienti militari, e come la versione civile, continuerà ad essere prodotto nello stabilimento di Philadelphia. Secondo quanto si legge su MF/Milano Finanza, “la Marina statunitense richiederà 85 elicotteri per addestramento. A un prezzo unitario di 3 milioni di dollari, il controvalore della commessa è stimato in circa 255 milioni di dollari, più i costi di training e manutenzione”, ha scritto Angela Zoppo sul quotidiano economico finanziario.

GLI ADDESTRATORI

Ma ancor prima è stato il turno degli addestratori. Nel mese di febbraio Finmeccanica e Raytheon hanno presentato la propria soluzione, basata sul velivolo T-100 (derivato dall’Aermacchi M-346 di Finmeccanica), nell’ambito della maxi gara per il sistema di addestramento avanzato ai piloti della Forza Aerea degli Stati Uniti del valore di 10 miliardi di dollari.

IL DESTINO DI DRS

Tra i dossier atlantici più delicati sulla scrivania di Moretti c’è forse quello di Drs Technologies, la società operante nel settore dei componenti elettronici per la Difesa americana. A margine dell’assemblea degli azionisti del mese scorso Moretti ha dichiarato che “non c’è nessuna intenzione di cedere Drs, ci interessa mantenere il controllo” aprendo eventualmente il capitale a un partner “industriale e finanziario”. “Drs è su un mercato complesso e in crescita come quello americano dove è bene stare” per un gruppo come Finmeccanica”, ha sottolineato l’ad di Leonardo.

Tutto risale all’estate del 2014, quando Moretti aveva ipotizzato “che tutta o parte della controllata Usa avrebbe potuto essere venduta nell’ambito di un programma di revisione delle attività e di riduzione del debito”. Un’ipotesi su cui in seguito Moretti si è mostrato più volte cauto, fino alla decisione di non vendere.

L’IMPATTO DEGLI ELICOTTERI SUI CONTI

Il segmento degli elicotteri rappresenta la nota negativa dei dati trimestrali diffusi dal gruppo a inizio maggio. Gli scarsi risultati della divisione in termini di ordini, ricavi e margini sono stati compensati dai settori aeronautica e elettronica per la Difesa, per cui i dati si sono rivelati in linea con le aspettative degli analisti. I nuovi ordini nel segmento elicotteri sono scesi del 71,5%, da 964 milioni a 384 milioni, con un fatturato a 810 milioni in flessione del 12% e un ebita in calo del 26% a 83 milioni. Nello stesso periodo dell’anno scorso, la base comparabile risultava molto alta, beneficiando di un ordine significativo firmato con il Ministero della Difesa britannico per il supporto della flotta AW101.

“Abbiamo problemi con gli elicotteri, ma che stiamo affrontando bene, molto meglio dei nostri competitori e penso che possiamo traguardare il futuro con tranquillità”, ha commentato l’ad di Leonardo-Finmeccanica alla luce dei dati diffusi.

Secondo Kepler Cheuvreux “i prossimi 2-3 mesi saranno cruciali per valutare il recupero degli elicotteri in un contesto ancora difficile. Il titolo resta conveniente sui multipli e il progetto di ristrutturazione è ancora valido”. Qualche dubbio in più è stato espresso da Banca Akros secondo cui “il deterioramento della divisione elicotteri è un motivo di forte preoccupazione: la gestione ha detto che la debolezza del mercato elicotteristico non ha coinvolto solo le vendite Oil & Gas, ma anche altri comparti civili”.

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