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Russia e cyber security al centro del Consiglio Italia-Usa

Di Bruno Guarini e Emanuele Rossi

Non solo San Pietroburgo, a Venezia va in scena il consiglio Italia-Usa. Mentre il business forum di San Pietroburgo, col bilaterale tra il premier italiano Matteo Renzi e il presidente russo Vladimir Putin, ruba i riflettori della cronaca, all’hotel Excelsior al Lido di Venezia si tiene un summit altrettanto importante, iniziato venerdì: la riunione annuale del Consiglio Italia-Usa. Più di 150 tra politici, imprenditori, uomini delle istituzioni e top manager dell’Italia e degli Stati Uniti si incontrano fino a domani in occasione della principale iniziativa del Consiglio, associazione privata che punta a sviluppare i rapporti transatlantici.

DOSSIER RUSSIA E CYBER SECURITY

Tra i principali temi trattati, le insidie per la sicurezza dell’Occidente, con particolare attenzione alla questione delle cyber security: gli americani rimarcano la preoccupazione per il ruolo, clandestino, russo dietro ad attacchi informatici come quelli hanno colpito il Comitato del partito democratico statunitense, rivelati in questi giorni; operazioni mirate a sottrarre documenti sensibili sul candidato repubblicano alle presidenziali Donald TrumpErel Margalit, Presidente della task force per la cyber security della Knesset (il parlamento di Israele), ha moderato un panel apposito cui hanno partecipato anche Brendan Hannigan, già general manager di IBM Security, Troels Oerting, Group chief information del Security Officer di Barclays, Andrea Rigoni, presidente e managing partner di Intellium, e Fabio Vaccarono, managing director di Google Italy. Mentre stamattina Giampiero Massolo, ex direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) e ora presidente di Fincantieri, si è occupato del tema “La sicurezza europea dopo Parigi e Bruxelles”, panel moderato dal columnist del Washington PostJim Hoagland, centrato sul tema del terrorismo in Europa (nelle stesse ore in Belgio venivano arrestate dodici persone che avevano in programma, pare, di colpire oggi stesso i tifosi che guardavano la partita dei Diables Rouges contro l’Irlanda, valida per Euro2016; una minaccia imminente, era stata già segnalata dall’intelligence di Bruxelles).

IL CONFRONTO INTERNAZIONALE

Alla riunione del tavolo di confronto internazionale Comiusa nato nel 1983 sotto l’impulso di Gianni Agnelli e David Rockefeller e adesso presieduto da Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e presidente del Consiglio Ita-Usa, è iniziata con il keynote speech di Meghan O’Sullivan (già Vice consigliere per la Sicurezza nazionale per l’Iraq e l’Afghanistan e professore dell’Università di Harvard),e quello di Jeff Schumacher (fondatore e CEO di BCG Digital Ventures). Poi è toccato all’ex premier Mario Monti, “Quo vadis Europe?” il titolo del suo intervento, moderato da Fiona Hill, direttore del Centro per gli Usa e l’Europa della Brookings Institution; mentre Yoram Gutgeld, consigliere per gli affari economici di Palazzo Chigi, moderato da Carlo Bastasin, editorialista del Sole 24 Ore, ha affrontato la questione cara a Palazzo Chigi “L’Italia cambia verso”. I lavori sono stati chiusi dalla relazione di Pier Carlo Padoan (ministro dell’Economia e delle finanze).

L’UNIONE BANCARIA

Altro tema di primo piano l’attuazione dell’Unione bancaria europea, affrontato con Ignazio Angeloni, membro del Supervisory board della BCE, Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Société Générale e già nel board della Bce, Joanne Kellermann, director of Resolution Planning and Decisions del Single Resolution Board e Erkki Liikanen, Governatore della Banca di Finlandia.

I MIGRANTI

Dell’argomento legato all’immigrazione e alla gestione della crisi, anche in prospettiva della creazione di un modello di business, se ne sono occupati venerdì Yves Bertoncini, Direttore del Jacques Delors Institute, e moderato di un panel specifico con la partecipazione di Maurizio Ambrosini, Professore di Sociologia delle migrazioni dell’Università di Milano, Erik Belfrage, Presidente dell’International Council of Swedish Industry e Randel Johnson, Vice Presidente, Labor, Immigration, and Employee Benefits della Camera di Commercio americana.

CHI C’ERA 

Presente il gotha dell’imprenditoria e del mondo politico italiano. Segnalati, tra gli altri, anche il  ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, Armando Varricchio (ambasciatore italiano a Washington e già consigliere diplomatico di Renzi), ambasciatori come Ferdinando Salleo (Trilateral), Michele Valensise (ex segretario generale Mae e ora vice presidente di Astaldi), Fernando Nelli Feroci (ex capo di gabinetto agli Esteri con Massimo D’Alema, poi commissario Ue e ora presidente dello Iai) e Giancarlo Aragona (presidente Ispi). Presenti imprenditori e manager come Paolo Zegna, Flavio Valeri (Deutsche Bank Italia), Maurizio Sella, Marcello Sala (Intesa), Stefano Micossi (direttore generale di Assonime), Federico Grom, Gabriele Galateri di Genola, Carlotta De Franceschi presidente del comitato esecutivo di Veneto Banca e già a Palazzo Chigi come consigliere del premier Renzi, Fabio Cerchiai, Elio Catania presidente di Confindustria digitale, Fabio Benasso (Accenture).

 

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