La giunta di Beppe Sala è “piddicentrica” con sfumature radicali, rosa con sfumature tendenti all’arancione. Ieri pomeriggio il neo sindaco di Milano ha presentato la sua squadra di lavoro. E’ la giunta degli ex (Pisapia s’intende), in cui trovano posto ben 2 esponenti del Partito Radicale (Emma Bonino, consulente, e Lorenzo Lipparini assessore alla Trasparenza e agli Open data) e con una forte componente femminile (su dodici assessori ci sono cinque signore).
TANTE CONFERME
Tanti nomi li abbiamo già sentiti, non solo nel corso della campagna elettorale meneghina. Sala non ha infatti mai negato di voler continuare a percorrere il sentiero tracciato da Giuliano Pisapia. Infatti, ha scelto come sua vice Anna Scavuzzo (già consigliere comunale del Pd). Alla Scavuzzo va anche la delega all’Educazione, d’altronde è un’insegnante (classe 1976) e laureata in Fisica. E’ sfumata quindi la fascia tricolore ‘in secundis’ per Pierfrancesco Majorino cui però restano le Politiche Sociali, gestite nel corso del mandato affidatogli da Pisapia. Oltre a Majorino, restano in carica: Pierfrancesco Maran (già assessore alla Mobilità e all’Ambiente) che si sposta all’Urbanistica. La Mobilità e l’Ambiente vengono invece affidate a un altro reduce (di Pisapia) Marco Granelli, ex assessore alla Sicurezza che passa invece nelle mani di Carmela Rozza (anche lei ex assessore ai Lavori Pubblici). Col suo piglio deciso (ve la ricordate mentre ‘dipingeva di bianco’ una macchina parcheggiata in sosta vietata?) si farà valere certamente. A Cristina Tajani resta invece la delega al Lavoro e si aggiunge quella al Commercio. Per la Cultura, Mister Expo ha scelto di far rientrare Filippo Del Corno, candidato all’ultima tornata elettorale con la lista Sinistra per Milano ma iscritto al partito di Matteo Renzi.
NEW ENTRY
Nuovo di zecca l’incarico per Roberta Guaineri: all’avvocato penalista va la delega a Turismo, Sport e Tempo libero e per Gabriele Rabaiotti, nelle mani dell’ex presidente di Zona 6 vanno Casa e Lavori pubblici. Al professor Roberto Tasca invece il Bilancio e il Demanio (che furono di Francesca Balzani e Bruno Tabacci) e a Roberta Cocco, dirigente Microsoft, la Trasformazione digitale e Servizi civici. Infine, nella giunta Sala trova posto anche Lorenzo Lipparini, segretario dei Radicali milanesi e nuovo assessore alla Partecipazione e Open data. D’altra parte, l’apparentamento tra i Radicali di Marco Cappato e Beppe Sala in vista del ballottaggio ha fatto da ipoteca sulla vittoria di Mister Expo. E infatti – guai a dire che in politica non c’è gratitudine – la presenza dei seguaci di Marco Pannella non si ferma alla nomina di Lipparini, anche l’ex ministro Emma Bonino è infatti stata ‘arruolata’ come consulente. Sempre in tema di consulenza, Sala si avvarrà inoltre dell’esperienza dell’ex magistrato Gherardo Colombo per districarsi nelle affannose questioni che ruotano intorno al Comune di Milano.