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Cosa ha scritto la stampa sudamericana di Maria Elena Boschi in Argentina e Brasile per il Sì al referendum

maria elena boschi e marcos peña_foto casa rosada

Una “super-ministra” di straordinaria bellezza. Così è stata vista la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, dalla stampa sudamericana durante il suo recente viaggio in Uruguay, Argentina e Brasile. Sorridente e molto professionale, Boschi ha partecipato a diversi incontri organizzati con la comunità italiana residente in America latina. La missione? Illustrare le riforme che il governo di Matteo Renzi spera di approvare dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre.

IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Sul sito di Basta un Sì c’è una sezione dedicata agli italiani che votano all’estero. Visto che al momento del referendum sulle trivelle del 17 aprile erano registrati 3.898.778 elettori, il governo non vuole lasciare al caso la campagna sul referendum costituzionale. Secondo l’articolo 48 della Costituzione, i cittadini italiani residenti all’estero iscritti nelle liste elettorali votano per corrispondenza. È prevista la partecipazione degli italiani per i referendum abrogativi e confermativi dagli articoli 75 e 138 della Costituzione.

“Questo appuntamento referendario coinvolge tutti noi italiani; inciderà profondamente sulle nostre istituzioni e sulla generazioni future, sui nostri figli. Noi auspichiamo che tutti i cittadini – che vivano in Italia o in qualsiasi altro paese del mondo – si formino un’opinione nei contenuti della riforma e partecipino a questa straordinaria prova di democrazia”, si legge sul sito. Le schede, che arrivano direttamente a casa, sono partite e dovranno essere rispedite via posta o consegnate ai consolati.

LA MISSIONE IN ARGENTINA

“Il capo del Gabinetto del governo (argentino, ndr), Marcos Peña, ha ricevuto la ministra italiana per le Riforme Costituzionali e Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, che sta facendo un tour per stringere i legami con la regione e spiegare i cambiamenti proposti dall’amministrazione di Matteo Renzi che saranno votati in un referendum”, si legge sulle pagine del quotidiano argentino Diario Bae. Per la ministra, questo viaggio ha lo scopo di consolidare i rapporti di amicizia tra i Paesi – Matteo Renzi è stato il primo presidente ricevuto dal neo-eletto Mauricio Macri – ma il quotidiano insiste che il vero obiettivo di Boschi è conquistare il voto degli italiani residenti in Argentina.

Infatti, il quotidiano El Clarín ha pubblicato una lunga intervista nella quale Boschi spiega accuratamente la riforma: “Se vogliamo valutare il governo o il partito, facciamolo nel 2018, quando ci saranno le elezioni politiche. Quando si andrà a votare per il referendum vogliamo che si faccia per decidere cosa succederà in Italia nei prossimi 30 anni. In questa occasione non si può si può votare per simpatia o antipatia al governo. Dobbiamo votare la scelta più giusta per l’Italia”.

LA “MINISTRA SEXY”  A CACCIA DI VOTI

“La ‘superministra’ di Renzi cerca voti nel Paese” è il titolo del sito argentino Télam. “Il viaggio di Boschi prevede un incontro con la comunità italiana al Teatro Coliseo (…) La comunità italiana in Argentina è la più grande del continente”, ha scritto Télam. Il sito Big Bang News, invece, si è dedicato agli effetti provocati da Boschi nel palazzo di governo: “Maria Elena Boschi, la sexy ministra italiana che visitò Peña. La bellezza di Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, ha paralizzato Casa Rosada a mezzogiorno. La ministra ha incontrato Marcos Peña per spiegare la riforma che si voterà il 4 dicembre in Italia”.

BASSO PROFILO IN URUGUAY E BRASILE

La stampa uruguayana non ha dedicato ampi spazi al viaggio di Boschi. La ministra ha partecipato ad un’assemblea con gli italiani residenti in Uruguay alla Casa de los italianos e ha concesso un’intervista al quotidiano Gente d’Italia. Boschi ha incontrato anche il vicepresidente dell’Uruguay, Raúl Sendic, e il presidente del Frente Amplio, Javier Miranda.

“A Porto Allegre, ministra italiana difende il referendum” è il titolo del Jornal de Comercio. “Lo scopo principale della visita – si legge sul quotidiano brasiliano – è stato quello di difendere la riforma costituzionale proposta dal governo italiano, che prevede la fine del bicameralismo paritario e la riduzione dei poteri del Senato. Tutti i cittadini italiani residenti in altri Paesi, come in Brasile, possono votare nel referendum previsto per i primi giorni di dicembre (…) Circa il 10% degli elettori del referendum vive fuori dall’Italia”. “Non importa se vivi a Roma, Porto Alegre e Parigi, questa decisione riguarda il futuro di tutti gli italiani per i prossimi 30 anni”, ha detto Boschi a Porto Allegre. In Brasile, Boschi ha incontrato il governatore di Rio Grande do Sul, José Ivo Sartori.

BARUFFE MEDIATICHE IN ITALIA

Un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano il 28 settembre sostiene che “il governo italiano ha speso almeno 300mila euro di soldi pubblici per fare campagna elettorale” durante il viaggio del ministro Boschi e la delegazione che l’ha accompagnata in Uruguay, Argentina e Brasile. Il ministro ha smentito con una nota dell’ufficio stampa: “In merito a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa si precisa che la missione in Sudamerica della ministra Maria Elena Boschi, come comunicato la scorsa settimana da questo ufficio stampa con una nota ufficiale, prevede numerosi incontri istituzionali in Argentina, Uruguay e Brasile. Al contrario di quanto scrive il ‘Fatto quotidiano’, si tratta di una missione istituzionale: infatti non è in programma nessuna iniziativa di partito”.

E aggiunge: “In merito invece a quanto riportato in un articolo dal quotidiano ‘Il Giornale’ si sottolinea che la missione non ha assolutamente un costo di 300mila euro, anche perché al contrario di quanto scritto non è stata effettuata con volo di Stato (…) La delegazione, composta dalla ministra Boschi e da tre persone dello staff, viaggia solo su voli di linea e in categoria economy: il costo dei voli, compresi quelli interni, è in totale di 12.625 euro per tutta la delegazione. Tutto, come sempre sarà consultabile online da tutti i cittadini nella sezione ‘Amministrazione trasparente’ del nostro sito”.

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