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Tutte le ultime novità di Confindustria sul Sole 24 Ore

Di Michele Arnese e Fernando Pineda

E’ quello di Giorgio Fossa il nome che, secondo l’Ansa, l’azionista Confindustria ha indicato come presidente del Sole 24 Ore in vista dell’assemblea degli azionisti che a novembre farà le nomine per reintegrare il consiglio di amministrazione del gruppo editoriale. Fossa, industriale del settore meccanico, è stato presidente di Confindustria dal 1996 al 2000 ed è già stato presidente del consiglio di amministrazione del Sole 24 Ore dal 1995 al 1996.

IL FUTURO DI DEL TORCHIO

Non c’è stata alcuna formalizzazione sul nome, ma ambienti confindustria dicono che sarà Fossa a prendere il posto del dimissionario Giorgio Squinzi. Resta in bilico la conferma o meno dell’amministratore delegato Gabriele Del Torchio, che non pare (come raccontato qui in un articolo di Formiche.net) in sintonia con gli attuali vertici confindustriali.

GLI ALTRI NOMI

Nel consiglio di amministrazione del gruppo, dunque, oltre a Luigi Abete, a Marcella Panucci (dg Confindustria) e a Carlo Robiglio, al posto degli altri dimissionari che negli scorsi giorni avevano seguito in uscita Giorgio Squinzi, Boccia ha indicato i nomi di Luigi Gubitosi (già direttore generale della Rai), Nicola Ciniero (presidente di Ibm Italia), l’imprenditrice Pina Amarelli, la docente della Luiss, Livia Salvini, e Patrizia Micucci, alla testa di Société Generale in Italia.

IL COMUNICATO DI CONFINDUSTRIA

“Il Consiglio generale di Confindustria ha condiviso le linee di azione esposte dal presidente Vincenzo Boccia (nella foto mentre va al consiglio straordinario) in merito alla necessità di risanare e rilanciare il Gruppo 24 ORE Spa riaffermando con forza la rilevanza strategica del quotidiano per l’Associazione – si legge nel comunicato della confederazione degli industriali – Il presidente di Confindustria ha presentato i nominativi per reintegrare il Consiglio di amministrazione in vista dell’assemblea del Sole 24 Ore Spa del 14 novembre e si è impegnato a valutare l’incisività del piano industriale dell’Azienda editoriale in base al quale definire l’entità delle misure finanziarie che si renderanno necessarie”. Infine, “il Consiglio generale ha conferito un ampio mandato al Presidente Boccia dichiarandosi disponibile a realizzare, anche con un aumento di capitale, tutte le attività che si renderanno utili a mettere in sicurezza i conti della società editrice (la semestrale ha fatto registrare una perdita di 49,8 milioni di euro, ndr) mantenendone il pieno controllo”.

LE PAROLE DI MARCEGAGLIA E DI BOCCIA

“Confindustria è dietro il Sole 24 Ore perché “lo ritiene un asset imprescindibile”, ha affermato il presidente di Eni, Emma Marcegaglia, al termine del Consiglio generale straordinario di Confindustria per affrontare le problematiche del Sole 24 Ore. “E’ stata una riunione lunga con una discussione franca, anche dura per alcuni aspetti – ha spiegato Marcegaglia – ma alla fine la sintesi di Boccia è stata condivisa da tutti: Confindustria sta dietro al Sole 24 Ore”. Ora, ha aggiunto, “il problema è andare avanti con un piano industriale molto forte e duro se necessario”. “Sono molto soddisfatto, c’è stata una grande compattezza e si va avanti insieme: faremo grandi cose”, ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

LE INDISCREZIONI SULLA RIUNIONE

Racconta in sintesi un imprenditore che ha partecipato al consiglio straordinario di Confindustria. Scontro sul voto segreto o palese per l’approvazione della lista. Lunga relazione di Squinzi. Intervento di oltre mezz’ora di Abete. Nei corridoi critiche a chi era presente negli ultimi consigli di amministrazione ma non ha fatto presente rilievi e pour parler sulla conferma del direttore del quotidiano”. A spingere sul voto segreto, secondo al ricostruzione di Affaritaliani, era in particolare l’ex presidente Antonio D’Amato, molto critico con la linea Boccia, ma la votazione è stata poi palese.

L’ESPOSTO DEL GIORNALISTA

Adeguatezza di poste di bilancio come avviamenti, marchio e crediti commerciali. Modalità di rilevazione dei ricavi relativi alla vendita di banca dati. Abbonamenti a copie digitali. Sono alcune delle richieste di verifica e controllo avanzate dal giornalista e azionista del Sole 24 Ore, Nicola Borzi, contenute in un esposto datato 7 ottobre indirizzato ai vertici del gruppo, al collegio sindacale della società editoriale controllata da Confindustria e alla Consob. “Fonti interne ed esterne – si legge nell’esposto – riferiscono della necessità di verifiche approfondite da parte degli organi di controllo societari, interni ed esterni, e delle Autorità di vigilanza sull’adeguatezza/appropriatezza della rappresentazione contabile, attraverso perizia/stima/valutazione e/o impairment test, del valore delle seguenti poste di bilancio consolidato del Sole 24 Ore: avviamenti, marchio, crediti con particolare riferimento ai crediti commerciali, imposte differite e/o anticipate”.

Borzi fa anche riferimento al fatto che, “nella relazione al consiglio di amministrazione”, si legge che “è stata modificata la modalità di rilevazione dei dati relativa alla vendita di banche dati”. Il risultato di questa operazione è che “è stata rideterminata la competenza di ricavi e dei relativi costi dal 2012 fino all’inizio del presente esercizio, con un impatto negativo sul patrimonio netto di 7,5 milioni di euro”. Sulla base di questa relazione degli amministratori, Borzi chiede ai destinatari dell’esposto: “I ricavi da vendita di banche dati sono legati a remunerazioni variabili, incentivi, premi o altri bonus erogati a esponenti aziendali, dirigenti, personale/giornalisti dell’azienda, sia in carica che in uscita o già uscito?”. Inoltre nell’esposto si chiede di fare luce su termini, modalità e finalità “dell’accordo in base al quale Di Source Ltd si occuperebbe della gestione, raccolta, attivazione di abbonamenti a edizioni digitali delle testate del Sole 24 Ore”.

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