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Finmeccanica, ecco conti, intoppi e sfide di Leonardo

finmeccanica, Mauro Moretti

I risultati positivi dei primi nove mesi, i segmenti di mercato in difficoltà, la commessa mancata a Singapore, una promettente partnership negli Stati Uniti e qualche sbuffo sindacale. Ecco le ultime novità di Leonardo-Finmeccanica, il gruppo dell’aerospazio e difesa guidato da Mauro Moretti e presieduto da Gianni De Gennaro.

I CONTI

Leonardo-Finmeccanica ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un risultato netto positivo per 353 milioni di euro (importo che include la plusvalenza della cessione di Fata), in crescita del 121% rispetto ai 160 milioni dei primi nove mesi del 2015. Il risultato netto ordinario è positivo per 343 milioni (+129%) e i ricavi ammontano a 8,034 miliardi, in calo del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2015.

IL BALZO DELL’UTILE NETTO

“Malgrado i ricavi in calo – ha fatto notare Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore -, dalle cifre disponibili nel comunicato il balzo del risultato netto sembra attribuibile in larga parte alla riduzione per 167 milioni degli ‘oneri finanziari netti’, pari a 180 milioni, non ci sono ulteriori spiegazioni. Il conto economico beneficia anche di minori costi di ristrutturazione per 26 milioni, pari a 38 milioni”.

IL DATO SUGLI ELICOTTERI

Tra i mercati di riferimento, pesano le difficoltà degli Elicotteri. Gli ordini nei nove mesi 2016 si sono fermati a 1,53 miliardi di euro contro i 2, 8 miliardi di euro dell’analogo periodo 2015. Ricavi: pari a 8.034 milioni di euro, -10,7% rispetto ai primi nove mesi del 2015 – sottolinea il comunicato stampa di Finmeccanica – “per effetto della riduzione dei ricavi nel settore Elicotteri, dovuta alle difficoltà del mercato civile causate dal perdurare della crisi dell’Oil&Gas, delle variazioni di perimetro in particolar modo relative a DRS e FATA (circa 200 milioni) e dell’impatto negativo del tasso di cambio £/€ (ca. 200 milioni)”. Dunque, come ha scritto Angela Zoppo di Mf/Milano Finanza, ci sono state cessione di asset anche da parte di Drs.

LA COMMESSA MANCATA A SINGAPORE

Sulla debolezza del settore elicotteri pesa adesso anche un altro tentativo fallito. Il ministero della Difesa di Singapore ha assegnato a Airbus Helicopters un contratto per l’acquisizione degli elicotteri H225M Medium Lift e a Boeing un contratto per acquistare elicotteri CH-47F Chinooks Heavy Lift. Alla gara per la commessa di Singapore aveva partecipato anche Leonardo-Finmeccanica. L’ammontare complessivo del contratto sarebbe di poco inferiore a un miliardo di dollari.

I RAPPORTI TRA LEONARDO E RAYTHEON

Prosegue intanto la partnership tra Leonardo e Raytheon per l’addestramento dei piloti della Forza Aerea degli Stati Uniti. Il sistema integrato di addestramento T-100, la soluzione proposta da Leonardo-Finmeccanica e Raytheon, sarà assemblato a Meridian, Mississippi, dove Raytheon realizzerà la linea di assemblaggio finale e manutenzione del velivolo, qualora la Forza Aerea statunitense dovesse scegliere il T-100.

LA ATTESE SINDACALI

I sindacati incalzano intanto il gruppo. “C’è molto di buono nel perimetro produttivo delle divisioni di Leonardo, che andrebbe sostenuto, anziché essere ridimensionato – ha scritto Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm – Ci sono il nuovo elicottero europeo di attacco che potrebbe interessare, oltre all’Italia, Francia, Germania, Spagna; il nuovo Carro cingolato europeo, utile a noi, come a Francia, Germania Polonia, Spagna. Poi esiste il programma di sviluppo del futuro velivolo da caccia ‘Fighter’ non pilotato che potrebbe riguardare l’Italia, la Germania, la Svezia e la Francia. Inoltre è da segnalare il Radar di sorveglianza aerea a lungo raggio con capacità di detezione e tracciamento di missili balistici, appetibile, oltre per il nostro Paese, per Francia, Germania, Svezia”, ha scritto Contento (qui l’intervento completo).

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