Le vicende romane dimostrano la permeabilità del Movimento alle influenze esterne. E chi crede che Davide Casaleggio se ne tenga a debita distanza preferendo occuparsi soltanto del blog, si sbaglia di grosso. Parola di Marco Canestrari, programmatore informatico ed ex collaboratore della Casaleggio Associati (qui il ritratto di Formiche.net), autore insieme a Nicola Biondo di Supernova, libro pubblicato a puntate sul web in cui si svelano retroscena inediti sul mondo a 5 Stelle.
Canestrari, a Roma tra indagati, arresti e bocciature del bilancio da parte dei revisori, si sta consumando una spaccatura nel Movimento. Ritiene che gli ultimi fatti, soprattutto l’arresto del dirigente capitolino Marra, possano mettere in discussione la leadership di Di Maio che ha sempre difeso la sindaca Raggi?
Può essere un’ulteriore tegola sulla sua immagine e sulla sua credibilità, ma sono mesi ormai che nel Movimento si è scatenata una guerra per bande. Lo dissi già ad aprile, prima delle amministrative, e lo ribadimmo mesi dopo io e Nicola Biondo in una delle anticipazioni del nostro libro. E’ in corso una rivolta, che va sempre più organizzandosi, e uno degli obiettivi è la leadership di Di Maio.
La Stella della Raggi si è irreparabilmente offuscata? Crede che da questa situazione possa trarne beneficio l’area critica guidata dalle sue sue nemiche storiche Lombardi, Taverna e Ruocco?
La domanda è: Virginia Raggi risponde al Movimento o ad altri ambienti, quelli della destra romana, in particolare? A mio parere questa vicenda dimostra che il Movimento è permeabilissimo a tentativi di influenze esterne, e di certo c’è chi tra i parlamentari romani se n’era accorto. Anche questo lo dicemmo mesi fa, ma dal Movimento solo silenzio e qualche insulto, anche da chi oggi sembra trarre vantaggio da questa situazione.
In questa partita romana, c’è chi ha fatto notare l’assenza di Casaleggio jr. Secondo lei che ruolo si sta ritagliando all’interno del Movimento il figlio del co-fondatore?
Al Movimento piace far apparire Davide Casaleggio come un tecnico che si occupa solo del portale. E’ falso: chi gestisce i dati della piattaforma Rousseau, e Davide è presidente dell’omonima associazione da lui fondata, ha a disposizione un patrimonio di informazioni preziosissimo e unico. Questo gli consente di avere un potere contrattuale che nessun altro, nel Movimento, ha né avrà mai. Nemmeno Grillo.
Grillo, senza più Gianroberto Casaleggio, riesce a tenere saldo il timone del Movimento? I fatti di Roma non dimostrano che ormai il controllo gli è sfuggito?
Grillo ci mette la faccia e la popolarità, ma è evidente che non elabora le strategie. Al massimo approva quelle elaborate a Milano.
A Torino l’amministrazione della sindaca Appendino pare godere di buona salute, sicuramente migliore di quella romana della Raggi. E’ la prova che ci può essere un buongoverno a 5 Stelle?
Torino e Roma partivano evidentemente da situazioni diverse: a Roma non si possono imputare tutti i problemi all’attuale giunta e a Torino non le si possono attribuire ancora particolari meriti. L’unica giunta che si può giudicare oggettivamente un successo è quella di Parma, che è stata costretta ad abbandonare il Movimento. Nel libro racconteremo bene questa vicenda, perché c’è molto di più da dire di quanto è già stato scritto.
Nel 2017 potrebbero esserci elezioni politiche anticipate. Chi sarà il candidato premier dei 5 Stelle? E come sarà scelto?
Sarà certamente una persona che gode della fiducia di Davide Casaleggio o che con lui troverà un accordo. Non ci sono altre opzioni. Come sarà scelta è difficile dirlo: non hanno mai rispettato nessuna delle regole che si erano dati, spesso ne hanno applicate di inesistenti, altre le hanno confezionate in corso di votazione.