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Direzione Italia, ecco idee e alleati del nuovo partito (thatcheriano) di Raffaele Fitto

Ieri all’hotel Ergife di Roma è nato ufficialmente Direzione Italia, il nuovo partito capitanato da Raffaele Fitto. Due i pilastri della neonata formazione, il riferimento ai conservatori anglosassoni e il forte radicamento locale, che si esprime nella forma di un partito confederale. Direzione Italia chiama a raccolta i delusi del centro destra, “che non è riuscito a fare la rivoluzione liberale, questo è stato il suo più grande fallimento, negli ultimi vent’anni”, ha detto Fitto, ex ministro ed ex governatore della Puglia.

I RIFERIMENTI INTERNAZIONALI

Il politico pugliese (ed ex leader dei Conservatori e Riformisti, nato dalla scissione da Forza Italia) lancia la sua nuova creatura, forte di due nuovi incarichi appena ricevuti, che ne definiscono l’identità: la vicepresidenza del Gruppo Ecr dei Conservatori e Riformisti europei e della Fondazione New Direction, fondata da Margareth Thatcher, che presto avrà, ha affermato Fitto, una sezione italiana. Oltre ad aderire a queste due realtà, Direzione Italia fa parte dell’alleanza Acre, che unisce partiti e movimenti liberalconservatori, non solo europei.

IL RADICAMENTO TERRITORIALE

Fra gli intervenuti e in platea, molti leader di movimenti e partiti regionali di ispirazione liberal conservatrice con cui Fitto ha dialogato nei mesi scorsi: Luciano Ciocchetti (ex Udc ed ex vicepresidente della Regione Lazio), Pietrino Fois (Riformatori Sardi), Michele Iorio (Insieme per il Molise), Renzo Tondo (Autonomia Responsabile Friuli), Beppe Raffa (Presidente della Provincia di Reggio Calabria), l’ex azzurro Roberto Rosso, Luigi Muraca (Lamezia Unita), Enrico Musso (Liguria Libera), Salvatore Matarrese (già presidente di Scelta civica, poi indipendente), Pierpaolo Vargiu (Riformatori Sardi), ma anche Giancarlo Morandi (segretario Partito liberale italiano) e Gennaro Sangiuliano (vicedirettore del Tg1).

L’INTERVENTO DI FITTO

“Siamo qui perché abbiamo detto “no” al Patto del Nazareno e siamo alternativi al Pd senza se e senza ma”, ha detto il leader, “crediamo fortemente nelle primarie e ci vuole una legge elettorale maggioritaria che metta insieme le coalizioni per fare un governo serio. Le primarie non si invocano sui giornali. Lo dico agli amici Salvini e Meloni: se vogliamo fare primarie dobbiamo metterci intorno a un tavolo, fissare le regole e la data”, ha concluso Fitto, che si prepara a girare per tutte le regioni d’Italia, per dare l’endorsement ufficiale in loco, ai movimenti.

LE PAROLE DI CAPEZZONE

“Più che chiederci cosa possiamo fare noi per lo Stato italiano, domandiamoci cosa lo stato italiano ci sta già facendo”, ha detto Daniele Capezzone, uno degli animatori del partito. “Renzi ha chiuso la sua stagione con infamia, accorpando l’Agenzia delle entrate ed Equitalia, unendo due banche dati, creando un mostro che probabilmente farà scattare la macchina del pignoramento selvaggio. Stiamo accettando l’idea che stato ci tratti da sudditi”.

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