Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Per lo sviluppo dei farmaci facciamo Rete. Parla Scaccabarozzi (Farmindustria)

Ema Sanità Farmindustria

La sanità e l’industria del farmaco sono cambiate e a spingere verso una radicale trasformazione è l’elemento che ha già rivoluzionato tanti settori: la tecnologia. Se ne è parlato al Centro Studi Americani di Roma all’evento “Pharma Tech Dialogue” promosso dalla testata Formiche con la collaborazione di Farmindustria.

Internet delle cose, connettività digitale, nanotech e biotech, sensori, Big data – tutto questo ha un impatto anche nel mondo della salute con molteplici ricadute positive: farmaci mirati, addirittura personalizzati, per i pazienti; più efficienza e meno costi per il sistema sanitario; produttività per il paese. È stato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, a sottolineare il peso dell’industria farmaceutica nell’economia italiana: siamo il secondo maggior produttore farmaceutico dell’Ue dopo la Germania, con l’ambizione di arrivare al numero uno.

Il matrimonio tra industria del farmaco e tecnologie passa per un’inedita cooperazione tra medici e accademia da un lato e informatici, matematici e bioingegneri dall’altro, e fa leva sulla nuova ricerca basata su “reti” distribuite di attori che collaborano e sulle start up. È qui che nasce oggi molta dell’innovazione per la salute che rende il settore più sostenibile e efficiente e anche più “umano”, ha sottolineato Roberto Ascione, ceo di Healthware International, tanto che l’Italia potrebbe ritrovarsi a vivere un secondo Rinascimento, fatto di eccellenti piccole botteghe dell’innovazione hi-tech per la salute, come indicato da Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Sciences.

Ma anche i grandi si danno da fare per sviluppare tecnologie per la sanità: Francesco Stronati, vice president IBM, Health and Public Sector, ha ricordato come il colosso informatico si sia messo in prima fila, grazie a Watson Health, per dare supporto a medici e ricercatori con cloud, analytics, sistemi cognitivi, intelligenza artificiale.

Che cosa serve adesso all’Italia per diventare la super-potenza dell’innovazione hitech nella sanità? “La cultura del cambamento e più collaborazione pubblico-privata”, ha detto Scaccabarozzi. È così che si mette l’acceleratore allo sviluppo delle start-up e si creano quegli ecosistemi che sono come la rampa di lancio perché l’innovazione possa decollare.

×

Iscriviti alla newsletter