Non sono ancora passate le 21:30, la trasmissione è iniziata da poco più di tre minuti quando Virginia Raggi si abbandona al primo sorriso: “No, della polizza non sapevo nulla“. La prima di una lunghissima serie di risate in cui il sindaco di Roma si rifugia anche per dissimulare la tensione accumulata nelle ultime incandescenti 48 ore. Prima l’interrogatorio di 8 ore per rispondere alle domande dei magistrati romani che l’hanno sottoposta ad indagine per i presunti reati di falso e abuso d’ufficio. Poi la notizia delle polizze vita attivate in suo favore da Salvatore Romeo, dipendente comunale che Raggi aveva promosso a capo della segreteria politica del Campidoglio prima della defenestrazione operata su ordine di Grillo a seguito dell’arresto di Raffaele Marra.
La prima cittadina accetta l’invito di Enrico Mentana e si presenta nello studio di Bersaglio Mobile. Apparentemente è serena. Ride, scherza e rintuzza le battute del direttore del Tg di La7. “Ho intestato una polizza anche a lei”, dice subito a Mentana. Il clima in studio non è da faccia a faccia serrato, quanto piuttosto da chiarimento. “Questo non è un interrogatorio“, ripete in un paio di occasioni il conduttore, ospitale. Raggi sembra a suo agio, con un sorriso ripetuto che qualche volta, però, pare trasformarsi quasi in una smorfia. Non a caso, Raggi ammette di aver pensato alle dimissioni che, comunque, non rassegnerà.
Si nota, però, come non ci sia alcuno spazio per l’improvvisazione: come già accaduto in altre uscite in televisione, nulla sembra lasciato al caso nelle risposte fornite dal sindaco che ha passato il pomeriggio in Campidoglio, a prepararsi minuziosamente all’intervista insieme ai responsabili comunicazione del MoVimento 5 Stelle, in primis Rocco Casalino, elogiato poi dal direttore del tg de La 7 nel dibattito successivo all’intervista al sindaco con i giornalisti Franco Bechis (vicedirettore di Libero), Virman Cusenza (direttore del Messaggero) e Marco Lillo (Fatto Quotidiano).
Un continuo di sorrisi che si interrompe solo quando Mentana le cita alcune delle ricostruzioni giornalistiche comparse sui quotidiani di ieri sugli obiettivi ipotetici delle polizze di Romeo. “Insinuazioni fantasiose e surreali“, le bolla la prima cittadina che poi con sguardo più duro minaccia, neppure tanto velatamente, querele a pioggia: “Ne risponderanno nelle sedi corrette: i Tribunali“.
L’argomento principe rimane però Romeo e le sue polizza che Raggi sostiene essere state stipulate a sua insaputa: “Sono sgomenta, senza parole. Io i soldi non li investo, li metto sotto il materasso“. Il tema dei rapporti a dir poco tesi all’interno del M5S viene solo sfiorato, quello del presunto dossieraggio orchestrato ai danni di Marcello De Vito per azzopparne la candidatura a sindaco pure.
Mentana si concentra su Romeo e poi arriva a Marra, l’ex braccio destro del sindaco finito in carcere prima di Natale. “E’ Romeo – di cui Marra è stato il capo per un periodo nel 2013 – ad avermelo presentato“. “Per fortuna che non le ha presentato nessun altro“, scherza il direttore del telegiornale di La7. Lei ride ancora e riavvolge il nastro di questi difficilissimi mesi: “Ho già chiesto scusa per essermi fidata delle persone sbagliate“. Da Marra la presa di distanza è totale, da Romeo, invece, meno marcata: “Non l’ho chiamato perché ero arrabbiata. Ho parlato a lungo con i miei legali, lo hanno sentito loro per me“. Raggi non lo scarica definitivamente: “Ci siamo conosciuti nel 2013, ci ha aiutato molto in Comune: con tutti noi consiglieri si era creato un buon rapporto di fiducia. Credo che abbia commesso una leggerezza, voglio vederci la buona fede“.
Mentana glissa sui rapporti personali tra i due (“della sfera privata non ci interessa assolutamente nulla“, anche la causale delle polizze – secondo le cronache note già ieri – sarebbe “relazione sentimentale”) e poi vira sul presunto complotto che alcuni attivisti pentastellati sostengono sia stato ordito ai danni di Raggi anche a causa del no alle Olimpiadi. “C’è un’attenzione maniacale nei miei confronti“, si lamenta. “A nessuno sono stati fatti sconti“, risponde Mentana (chiedere per credere a Gianni Alemanno e Ignazio Marino).
La chiusura è ancora una volta sulla polizza. “Cosa le ha detto Grillo?“, le chiede il conduttore. “Che farà una polizza per tutti“, scherza ancora il sindaco. Che poi si ricava lo spazio per un’ultima battuta: “Chiunque abbia intenzione di intestarmi una polizza, non lo faccia“.