“Il senno di Po” oggi intervista Sylvia Kranz, responsabile del Servizio associato interprovinciale per la prevenzione e risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro, sul nuovo testo di riforma della pubblica amministrazione che sta per essere portato in Consiglio dei ministri.
Cosa è rimasto dell’articolo 18 e cosa dice per il pubblico impiego?
“Nel nuovo testo di riforma che sta per essere portato in Consiglio dei ministri viene ribadita non l’esistenza in vita dell’art. 18, che a mio avviso sarebbe stato arduo, ma che per la categoria del pubblico dipendente, nel caso di annullamento, può essere prevista dal giudice la reintegra”, ha detto la dirigente.
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FESTIVAL DI SANREMO, VI RACCONTO IL “MIO” LUIGI TENCO
Inizia il Festival di Sanremo e quest’anno è anche l’anniversario della morte di Luigi Tenco, il cantautore che si suicidò durante la manifestazione canora ben cinquant’anni fa. Una morte che ufficialmente si spiega per la bocciatura della sua canzone. Ma tanto ha fatto parlare questo tragico avvenimento. Il “Senno di Po” ripercorre quello che si disse all’epoca, riflettendo su quanto la dietrologia e la post-verità non siano poi questioni così recenti.
ANALFABETI FUNZIONALI, NATIVI DIGITALI E FISSAZIONI PROFESSORALI
Ruggero Po, nel suo odierno “Senno” per Formiche.net, commenta la polemica d’attualità su scuola, uso corretto dell’italiano, le lingue e molto altro. Un “Senno di Po” tutto da ascoltare.
“Siamo analfabeti funzionali, uno su due. Questo è vero, lo certifica l’Ocse. Il 48% di noi sa leggere e scrivere, ma è in grado di mettere a fuoco solo le cose che cadono sotto la propria esperienza diretta”.
PERCHÉ L’AMERICA DI TRUMP BISTRATTA LA GERMANIA SULL’EURO?
Il giornalista tedesco Udo Gumpel (nella foto), corrispondente della rete televisiva RTL, commenta il nuovo botta e risposta polemico fra Washington e Berlino sugli scambi commerciali e sui vantaggi che Donald Trump attribuisce a Berlino nello sfruttare un euro sottovalutato.
CHI STA UCCIDENDO LA GIORNATA DELLA MEMORIA?
Lo storico e scrittore Mario Avagliano, autore di diversi saggi sugli anni della Seconda Guerra Mondiale tra i quali “Voci dai lager” e “Di pura razza italiana”, analizza le ragioni per cui, nonostante il nostro Paese abbia istituzionalizzato da molti anni il 27 gennaio come Giornata della Memoria delle Vittime della Shoah, cresca tra l’opinione pubblica una seduzione per l’uomo forte assieme a derive di insofferenza razziale.
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