Nel foto-racconto di Formiche.net e Mondocane – curato da Andrea Picardi – tutti i passaggi dell’intricata vicenda dello Stadio della Roma: il progetto, i numeri e le polemiche politiche. In attesa della decisione definitiva da parte di Virginia Raggi e della sua Giunta.
Oltre allo stadio – una struttura da 52.500 posti firmata dall’architetto Dan Meis – la società giallorossa propone la realizzazione di una serie di opere accessorie: i tre grattacieli progettati dall’archistar Daniel Libeskind, un distretto di negozi e ristoranti e un parco pubblico.
E poi interventi sulle infrastrutture con il prolungamento della linea B della metropolitana, un nuovo ponte sul Tevere, un nuovo svincolo sull’autostrada Roma-Fiumicino e una serie di lavori in zona Magliana.
Per citare qualche numero, secondo una ricerca dell’Università La Sapienza l’investimento di partenza – tutto a carico dei privati – farà aumentare il Pil della provincia di Roma dell’1,5% in 10 anni. Si stima invece che la disoccupazione diminuirà dello 0,8%.
Il 3 marzo si concluderà la conferenza dei servizi convocata per discutere del tema stadio che a inizio febbraio il M5S aveva chiesto di posticipare. La decisione finale, però, potrebbe arrivare anche prima. In base ai rumors che continuano a filtrare dal Campidoglio, Virginia Raggi – sostenuta anche da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista – sarebbe sempre più propensa a dare la sua benedizione al progetto stadio. Un accordo con i proponenti – il presidente della Roma James Pallotta e il costruttore Luca Parnasi – sembra che si troverà, con una riduzione delle cubature che però non sia tale da bloccare tutto. Dopo l’eventuale sì e la chiusura della conferenza dei servizi, occorrerebbe un altro passaggio in Assemblea Capitolina – a seguito della delibera di pubblica utilità votata ai tempi di Ignazio Marino sindaco – per l’approvazione della necessaria variante urbanistica.