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Vi spiego perché l’agricoltura rilancerà l’economia del Mezzogiorno. Parla Raffaele Borriello (ISMEA)

E’ stato presentato il 21 febbraio alla Camera dei Deputati il “Rapporto sull’economia del Mezzogiorno” curato da Ismea e Svimez. Ad illustrarlo il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello.

Ecco, di seguito, una parte dell’articolo scritto sull’appuntamento da Andrea Picardi

I dati illustrati dal direttore generale di Ismea Raffaele Borriello confermano un trend in miglioramento con i fondamentali economici tutti in positivo. Nel 2015, ad esempio, l’agricoltura nel Mezzogiorno ha fatto registrare una crescita del 7,3%: molto meglio di tutti gli altri settori. Bene anche l’export, grazie anche ai buoni risultati ottenuti dal sistema Paese nel suo complesso: nel Sud Italia quello di prodotti agricoli è cresciuto del 15,5%, mentre quello di prodotti alimentari del 7,6%. E ancora gli investimenti, che nel 2015 hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro con un aumento del 9,6%. L’aspetto forse più importante però è un altro: l’occupazione. Nel 2015 il numero di persone attive nel settore agricolo ha raggiunto nel mezzo giorno le 500.000 unità. In termini numerici questo vuol dire +3,8%: non male in un Paese – e in un’area geografica soprattutto – in cui la disoccupazione continua a farla da padrona. Merito soprattutto dei più giovani e del loro rinnovato interesse per questo settore: negli ultimi 10 anni le immatricolazioni alle facoltà di Agraria sono aumentate del 20%. Solo nei primi nove mesi del 2016 gli under 35 hanno creato in Italia 90.000 nuove imprese agricole, 20.000 del quali sono nate al Sud (il rapporto e la nota tecnica possono essere consultati integralmente a questo link)“.


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