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Leonardo, cosa pensa Mauro Moretti di Finmeccanica

Sono particolarmente orgoglioso di presentare oggi agli azionisti una società radicalmente diversa dal passato: più trasparente, snella, concentrata, efficace, efficiente e dalla solida struttura patrimoniale” ha esordito ieri nel presentare i conti 2016 del gruppo Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo che quest’anno torna al dividendo – 0.14 per azione – dopo 6 anni; ovvero una cedola da 26 milioni di euro per il solo azionista Tesoro. Ha proseguito Moretti: “Una società che grazie agli ottimi risultati del 2016, nei quali si è vista una forte riduzione del debito, torna a proporre la distribuzione del dividendo come elemento fondante della remunerazione degli azionisti  nonché segnale di una ritrovata normalità e stabilità”. E ancora: “Leonardo si trova ora nelle migliori condizioni per affrontare le prossime sfide di crescita e sviluppo e per operare da protagonista nel mercato globale con le proprie tecnologie”. Ecco nel dettaglio i numeri 2016 approvati ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Gianni De Gennaro che si è tenuto a Milano.

(TUTTI I CONTI 2016 DEL GRUPPO LEONARDO)

ORDINI E RICAVI MAGGIORI A 1 IN TUTTI I SETTORI

Gli ordini del 2016 sono pari a 19.951 milioni di euro, cresciuti del 61 per cento rispetto al 2015, il portafoglio ordini raggiunge la cifra 34.798 milioni di euro, 21 per cento in più rispetto all’anno precedente, e si caratterizza per una crescente solidità, effetto della rigorosa selezione di contratti acquisiti. “Perché se non c’è un margine positivo si può, anzi si deve, rifiutare l’ordine” ha specificato Moretti. I ricavi sono invece pari a 12.002 milioni di euro, con una leggera flessione (del -7.6%) rispetto al 2015, per effetto della riduzione dei ricavi nel settore Elicotteri, dovuta alle difficoltà del mercato civile causate dal perdurare della crisi dell’Oil&Gas. Tutto questo ha portato una  variazione consistente nei volumi di attività – perimetro e principi contabili – avvenuta progressivamente. Infatti, nel 2014 si è assistito a un deconsolidamento dei ricavi delle JVs MBDA, spazio (TAS e TPZ), Gie ATR/SJI e altre minori a seguito dell’adozione dei nuovi principi contabili IFRS 11. L’impatto del IFRS è del -2.3. Nel 2015, si prosegue sulla linea del deconsolidamento delle attività di ASTS e gran parte della AnsaldoBreda a seguito della cessione. L’impatto della cosiddetta “operazione trasporti” è del -1.9. Nel 2016, arriva la crescita organica trainata dai settori: elettronica, difesa e sistemi di sicurezza e aeronautica, nonostante la presenza di una flessione degli elicotteri. L’impatto è del -0.4 e +1.1 derivante da altri business.

(COME E’ ANDATO IL SETTORE ELICOTTERI DI LEONARDO)

EBIT, EBITA ED EBITDA IN CRESCITA

Ecco come sono cresciuti EBITDA, EBITA e EBIT. Il primo indicatore, nel 2016, è pari a 1.907 milioni di euro cioè +2.2 per cento rispetto ai 1.866 milioni del 2015. Anche l’EBITDA margin sale 15.9 per cento e cresce di 150 bp rispetto al 2015 (14.4 per cento). L’EBITA è pari a 1.252 milioni di euro che vuol dire +3.6 per cento rispetto ai 1.208 milioni del 2015, nonostante il calo dei ricavi e un impatto negativo del tasso di cambio sterlina/euro per circa 30 milioni. Il ROS si attesta al 10.4 per cento, aumentando di 110 bp dal 2015 quando era intorno al 9.3 per cento. Raggiunto e superato quindi l’obiettivo di redditività a due cifre, con tutti i settori al di sopra del 10 per cento. Infine l’EBIT è pari a 982 milioni di euro, +11.1 per cento rispetto al 2015 quando era 884 milioni. Anche l’EBIT margin è pari all’8.2 per cento, quindi in crescita di 140 bp rispetto ai dodici mesi precedenti (6.8 per cento). A rendere ancora migliori questi dati è il paragone rispetto al nel 2013 quando: l’EBITDA era a 1.495 milioni e l’EBITDA margin al 10.9 per cento; l’EBITA era al 878 mila e il ROS al 6.4 per cento; e l’EBIT era a -15 e l’EBIT margin a -0.1 per cento. “Il clima insomma è completamente cambiato, questa è una nuova Leonardo” ha sottolineato a questo punto l’amministratore delegato.

(LE PREVISIONI PER IL COMPARTO AERONAUTICA)

RISULTATI NETTI

Il risultato netto ordinario del 2016 è pari a 545 milioni di euro il che vuol dire che è più che raddoppiato (+115.4 per cento) rispetto ai 253 milioni del 2015. Anche sul fronte dell’indebitamento netto del gruppo le cose sembrano andare meglio. E’ infatti pari a 2.845 milioni di euro, in miglioramento di 433 milioni di euro (-13,2 per cento) rispetto ai 3.278 milioni al 31 dicembre 2015 per effetto del miglior andamento di cassa del periodo, pur in presenza di differenze cambio significativamente negative per più di 200 milioni. Tale miglioramento e la maggior solidità patrimoniale consentono di ridurre ulteriormente il debt-to-equity, tornato inferiore a 1 a partire dal 2015, pari a 0,65 nel 2016. “In questi tre anni non è stata fatta un’operazione di chirurgia estetica ma di politica industriale vera. sono arrivato e il portafoglio era pieno di ordini tossici, vigeva una cultura servile e non c’era controllo sulle società del gruppo. Oggi non è più così” ha detto ancora Moretti che poi ha aggiunto: “Se avessi voluto avrei potuto continuare a svalutare, ma non ci sarebbe stato più capitale umano alla fine“. E ancora: “L’Italia senza coraggio non va da nessuna parte, qui da noi regna il ponziopilatismo. Bisogna assumersi le proprie responsabilità, non lavarsene le mani“.

(COSA E’ SUCCESSO ALL’ELETTRONICA PER LA DIFESA E A DRS)

OUTLOOK PER IL FUTURO

Il nuovo piano industriale per gli anni 2017 – 2021 prevede una progressiva crescita del Gruppo, in virtù di un miglior presidio dei mercati e azioni di sviluppo organico e non nei settori core di Leonardo. Gli obiettivi di breve periodo, cioè realizzabili nel 2017, sono sostanzialmente 3: una fase di stabilizzazione e consolidamento dei ricavi su livelli comparabili con il 2016; una ulteriore crescita della redditività; una conferma di generazione di cassa già manifestata nel 2016. Lo sviluppo di Leonardo si affiderà soprattutto alla cybersecurity, ai droni e all’elettronica. “Sia in campo civile che militare avremo grande soddisfazione” ha detto ancora Moretti.

(TUTTE LE PREVISIONI 2017 DEL GRUPPO LEONARDO)

MORETTI SARA’ RICONFERMATO?
In tanti si chiedono se gli ottimi numeri del bilancio di Leonardo siano il passepartout per la riconferma dell’ad Moretti alla guida del gruppo. A chi glielo chiede il diretto interessato risponde: “Alle conferme deve pensare l’azionista, credo che avrete soddisfazione in poche ore perché saprete la notizia, lasciamo a lui il compito di fare ciò che deve. Io mi limito a prendere atto che tutti gli operatori che hanno investito in Leonardo hanno quella opinione” cioè quella della conferma. Ha concluso: “Se la mia mancata riconferma fosse addebitata a risultati aziendali poco soddisfacenti rimarrei stupefatto, mi sembrerebbe di vivere in un Paese di matti“. Sul prosieguo della sua guida in Leonardo infatti potrebbe pesare la condanna a 7 anni per il disastro di Viareggio del 2009 quando Moretti era ancora ad di Ferrovie dello Stato.

(LE ULTIME SORTITE DI MAURO MORETTI)



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