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Omicidio di identità, ecco il perché di un disegno di legge tutto al femminile

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Introdurre nel codice penale una fattispecie di reato per chi sfigura un’altra persona prevede un iter complicato? Potremmo avere una norma del genere prima della fine della legislatura? A rispondere a Ruggero Po sono Laura Puppato, prima firmataria del disegno di legge in materia di omicidio d’identità. e Virginia Ciaravolo, criminologa, terapeuta e anima dell’associazione “Mai più violenza infinita”.

“È l’unico disegno di legge sottoscritto da tutte le senatrici rappresentative in quanto capigruppo, o vice capogruppo, di tutti i gruppi parlamentari politici presenti in Senato”, dice Puppato, spiegando che tutto è partito dall’iniziativa di donne coinvolte in fatti di cronaca, come Chiara Chiaiazzo, deturpata a Napoli.

Cosa vuol dire proseguire la vita con un’altra faccia? “Il volto è il principale strumento di comunicazione. Tutte le parti che lo compongono sono essenziali. Il nostro volto ci caratterizza e ci fa riconoscere dagli altri. È per questo che noi parliamo di omicidio di identità”, sottolinea la criminologa nell’audio-rubrica di Po.

 

 

ECCO LE ULTIME PUNTATE DEL SENNO DI PO:

UNA PATENTE PER VOTARE? ECCO COSA HA SCATENATO LA MIA PROVOCAZIONE SU FB

Per votare devi saper valutare le conseguenze della tua scelta. E allora serve una patente da esibire al seggio insieme al certificato elettorale. La discussione ha monopolizzato la pagina Facebook di Ruggero Po. La cosa più sorprendente? 8 commenti su 10 sono stati a favore di quella che per Po era solo una provocazione. Tornare a votare per censo, quindi? “Nossignore, senso civico e patrimonio non procedono necessariamente in parallelo”, dice il giornalista nel suo audio-commento per Formiche.net, preoccupato soprattutto dall’analfabetismo di ritorno. Quello che è successo ieri sul suo profilo Fb è per lui un segno di sfiducia nel futuro e di grande malessere.

IL MIO BUON 8 MARZO ALLE DONNE E ALLE FAMIGLIE ITALIANE

La firma di Formiche.net Ruggero Po racconta il suo 8 marzo. In questa puntata della sua rubrica “Il Senno di Po”, il giornalista fa il punto della situazione sulla festa della donna in Italia, tra esperienze personali, veri e propri record e un Paese – l’Italia – che fa ancora troppo poco a favore della famiglia e delle donne. Perché l’8 marzo dovrebbe essere tutto l’anno.

TUTTI I MIEI DUBBI SU PADRI GAY, UTERO IN AFFITTO E SENTENZA DI TRENTO

Padri gay e maternità surrogata tornano al centro dell’attenzione e delle polemiche. Tutto nasce, anzi rinasce, dall’ordinanza della Corte di appello di Trento, depositata il 23 febbraio, che impone al Comune la registrazione come figlio di genitori same sex di un bambino nato all’estero a seguito di maternità surrogata. L’ordinanza afferma il principio secondo cui il “superiore interesse del minore” consiste nel caso specifico nell’avere due “genitori” dello stesso sesso. Ciò consegue come effetto alla continuità giuridica in Italia di una situazione di diritto determinata in un ordinamento che riconosce “l’utero in affitto”.


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